Cucchi, i carabinieri condannati si consegnano

I due carabinieri condannati per la morte di Stefano cucchi si sono consegnati entrambi dopo la sentenza di condanna emessa in Cassazione. Il primo a costituirsi è stato Alessio Di Bernardo, originario di Sesto Campano. Il militare si è consegnato a Isernia. L’altro carabiniere, Raffaele D’alessandro, si è costituito questa mattina. Entrambi dovranno scontare 12 anni per l’omicidio preterintenzionale del geometra, avvenuto nel 2009.

Cucchi, i carabinieri condannati si consegnano

«Sono rassegnato per il triste epilogo, ma rispetto la sentenza. Io non sono e non mi sento un assassino». Lo ha detto Raffaele D’Alessandro parlando con il suo difensore, l’avvocato Maria Lampitella, poco prima di costituirsi.

Sia D’Alessandro che Di Bernardo sono già stati trasferiti nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.

Si chiude la pagina principale di un processo lunghissimo, una vicenda che in un primo momento aveva visto sul banco degli imputati gli agenti di polizia penitenziaria che avevano preso in consegna Stefano Cucchi dopo il fermo operato dai carabinieri che avevano portato il geometra nella camera di sicurezza di una loro caserma perché trovato in possesso di droga.

C’è ancora una parte del processo che deve terminare ed è quella che vede imputati altri militari per il depistaggio sulle indagini in merito alla morte di Stefano Cucchi.

Laura Boldrini: «Giustizia è fatta»

Stefano Cucchi è stato ucciso, picchiato a morte. Con la condanna in via definitiva di chi lo massacrò di botte, possiamo dire: giustizia è fatta. “La legge è uguale per tutti” oggi ha ancora più valore, grazie al coraggio della sorella Ilaria e dei genitori Rita e Giovanni”. Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo.