Studentessa universitaria violentata, l’arrestato nega
MILANO – Una studentessa universitaria italiana di 20 anni è stata violentata in strada. E’ successo a Milano. Era stata avvicinata nei pressi della fermata del tram in Viale Bligny, con una scusa. I fatti risalgono alla notte del 5 febbraio scorso e sono stati resi noti solo ieri dai carabinieri. Per il fatto è stato arrestato un cittadino marocchino di 29 anni, con precedenti di polizia. Ma lui nega: «Non sono stato io, non farei mai male a una donna», ha detto nell’udienza di convalida al gip Alessandra Cecchelli, la quale però ha disposto la misura cautelare in carcere come richiesto dal pm Rosaria Stagnaro.
Studentessa violentata, l’arrestato nega: gli elementi
Tra gli elementi a carico del presunto autore gli inquirenti hanno un’impronta digitale, il riconoscimento fotografico della vittima e di testimoni. Il fermo è scattato il 19 marzo scorso, a seguito delle indagini dei carabinieri, che avevano ascoltato la ragazza il 6 febbraio, dopo il suo ricovero alla Mangiagalli. Lei stessa raccontò i particolari. L’uomo, nella notte tra il 5 e il 6, l’avrebbe avvicinata alla fermata del tram di viale Bligny con il pretesto di chiederle di accendere una sigaretta. Dopodiché, l’avrebbe indotta a seguirlo nella vicina via Rontgen, dove l’avrebbe costretta a un rapporto. Lei si è divincolata ed è scappata grazie anche all’intervento di una coppia. Essenziali le immagini delle telecamere, un’impronta digitale e la testimonianza della coppia per individuare l’uomo, senza fissa dimora e rintracciato in via Montegani.
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