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5:30 pm, 22 Marzo 22 calendario
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Carovana della Croce Rossa: in salvo 83 profughi ucraini

Di: Redazione Metronews
Carovana della Croce Rossa
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È arrivata questa mattina a Roma la carovana della Croce Rossa italiana che ha portato in salvo in Italia 83 profughi ucraini. Oggi sono giunti nella Capitale 29 rifugiati. Il più piccolo ha quattro mesi, il più anziano 85.

Carovana della Croce Rossa: in salvo 83 profughi ucraini

Sono donne, anziani e bambini i cittadini ucraini che oggi la carovana della Croce Rossa Italiana ha portato in città. Un viaggio estenuante, la stanchezza dei chilometri macinati in bus era visibile sulle facce dei rifugiati. La carovana di pulmini della CRI è partita venerdì scorso prima dell’alba dalla base logistica del Trullo, sabato notte è arrivata al confine tra Polonia ed Ucraina, poi è entrata due volte in territorio ucraino spingendosi fino a Lviv.

Qui sono stati raccolti i profughi, dando la precedenza alle persone con delle fragilità. Sono state riportate in Italia 83 persone, distribuite tra Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Umbria, Liguria, Basilicata e Toscana. Una parte dei profughi farà dei ricongiungimenti in casa di familiari o amici, altri andranno in delle strutture di accoglienza.

Schintu, Cri: «In Ucraina atmosfera irreale»

«Abbiamo trovato una atmosfera un po’ irreale: le sirene suonano in continuazione nelle città ma ormai la gente si è abituata e non va sempre nei rifugi. La gente muore, quotidianamente, anche di fame, perchè gli aiuti non sempre riescono ad arrivare nelle zone di maggiore conflitto», racconta Ignazio Schintu, direttore delle operazioni internazionali Cri, alla guida della spedizione.

«Abbiamo riportato 83 persone, dando la preferenza ai più fragili. Ci sono volute 96 ore per andare e tornare, fino a dei ore ogni volta solo per passare la frontiera. Il confine è un passaggio continuo di donne, bambini e anche molti animali. La gente chiude casa e se ne va, non sapendo se e quando potrà tornare», aggiunge Schintu.

Le testimonianze

«Siamo venuti qui a cercare protezione, non vogliamo più sentire i rumori delle bombe», spiega Marina, una delle donne ucraine appena giunte a Roma. «Speriamo di poter riprendere qui una vita normale. Di poter iniziare a lavorare. Vorrei tornare in Ucraina alla fine della guerra. Abbiamo lasciato una situazione incredibile, bombardamenti continui, morti, distruzione. Ho perso dei conoscenti, mentre cercavano di fuggire la loro macchina è stata centrata da un missile».

I rifugiati hanno potuto fare colazione e rifocillarsi. Tanti gli abbracci commossi con gli operatori della Croce Rossa presenti, e anche con giornalisti e volontari. i Rifugiati raggiungeranno ora altre regioni pronte ad acooglierli: Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Umbria, Liguria, Basilicata e Toscana.

Continua l’accoglienza nelle scuole romane

Demien e Andriy, due fratellini di 5 e 3 anni giunti a Roma con la mamma, ora frequentano una scuola dell’Infanzia “Lo Scarabocchio” nel Municipio Roma XI. Ad accoglierli stamattina, insieme al presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi e all’assessora municipale Claudia Bruschi,  c’erano la coordinatrice, le insegnanti e il personale dell’istituto.

I bambini e i dipendenti della scuola hanno esposto all’ingresso cartelli di benvenuto in lingua ucraina. Il Municipio ha donato dei giochi. Per aiutare i piccoli ucraini a inserirsi ci sarà anche un mediatore culturale per la lingua, in collegamento con il Dipartimento Scuola. È previsto inoltre l’inserimento graduale di altri bambini nelle scuole del Municipio.

«Siamo felici della partecipazione delle famiglie e delle scuole nell’accoglienza di bambini che fuggono dalla guerra. Qui i piccoli ritrovano un’atmosfera di gioco e normalità che mi auguro possa aiutarli a superare questo momento difficile», dichiara il presidente dell’XI Municipio, Gianluca Lanzi.

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22 Marzo 2022
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