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7:43 pm, 2 Marzo 22 calendario
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Sapienza, studenti ucraini e russi contro la guerra

Di: Redazione Metronews
Sapienza
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Una manifestazione nella città universitaria della Sapienza ha unito studenti ucraini e russi per dire no alla guerra. Con loro c’erano anche i docenti e la Rettrice Antonella Polimeni.

La Sapienza, studenti ucraini e russi contro la guerra

«Si Vis Pacem, Para Utique Pacem, se vuoi la pace preparati per la pace». Così un graffito davanti la Minerva accoglie studenti, docenti e personale universitario oggi pomeriggio in Sapienza. Sventolano bandiere della pace, cartelli tra le mani dei ragazzi che invocano la pace.

La manifestazione di oggi pomeriggio ha riunito tutti: studenti italiani, ucraini, russi, non solo, anche docenti e personale amministrativo della Sapienza, insieme per dire “No” alla guerra in Ucraina.

Le testimonianze dei ragazzi

«Non conosco nessun russo che supporta la guerra contro l’Ucraina. Putin è da solo, la guerra è solo di una persona», ha commentato una studentessa russa Erasmus a lettere e filosofia alla Sapienza.

L’ università conta circa 250 studenti ucraini iscritti alle facoltà, che vivono in Italia da diverso tempo.

«Da giovedì scorso la mia vita si è fermata. Non mangio, non bevo, non mi diverto, non ascolto più musica, passo tutto il tempo a leggere le notizie sull’Ucraina. Il mio popolo è unito e pronto a combattere per la pace», ha raccontato una studentessa ucraina, durante la manifestazione, descrivendo come la sua vita è cambiata.

Oltre a studentesse e studenti, durante la manifestazione è intervenuta anche la Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni. Con manifestazioni come questa «dobbiamo difendere e trasmettere i valori della nostra democrazia in Europa. Cerchiamo di rispondere all’aggressione con l’accoglienza. Siamo pronti ad accogliere studenti e studentesse ucraini che sono già qua», ha sottolineato Polimeni.

«L’università degli studi di Roma La Sapienza introdurrà le esenzioni per le tasse universitarie per tutti gli studenti ucraini che non potranno più permetterselo a causa della guerra. Introdurremo anche fondi ad hoc, così come abbiamo già fatto per l’Afghanistan», ha aggiunto la Rettrice.

Anna, la bimba ucraina malata di tumore accolta al Gemelli

La solidarietà verso il popolo ucraino si traduce in tanti atti concreti. È il caso di Anna (nome di fantasia, ndr), una bimba di 7 anni che con la sua mamma ha lasciato Kiev perché non poteva più curare il tumore renale che i medici ucraini le avevano diagnosticato a fine gennaio. La piccola è ora in cura al policlinico Gemelli.

Un male che si era esteso con delle metastasi anche ai polmoni. La bimba e la madre hanno abbandonato la capitale ucraina e dopo un viaggio in pullman di 30 ore hanno raggiunto la Romania. Nel frattempo hanno preso contatto con la nonna della bimba, che lavora da anni vicino Roma.

La famiglia romena non solo ha accolto in casa madre e figlia, ma ha pagato loro il biglietto aereo per Fiumicino, mentre la nonna prendeva contatti con lo staff del Gemelli.

«Qui da noi Anna proseguirà il suo programma di cure che prevede la prosecuzione della chemioterapia per circa 2 settimane; successivamente verrà programmato l’intervento chirurgico per rimuovere il rene malato e, se possibile, anche le metastasi polmonari»., ha spiegato spiega il professor Antonio Ruggiero, direttore UO di Oncologia Pediatrica della Fondazione Policlinico Gemelli.

«Quello di Anna è un tumore pediatrico che, anche in fase avanzata, ha spesso una prognosi positiva e quindi siamo fiduciosi sull’esito dei nostri trattamenti», ha aggiunto il professor Ruggiero.

 

2 Marzo 2022
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