Torino
4:51 pm, 24 Febbraio 22 calendario
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Metro 2: stanziati i fondi. Cantieri entro il 2023

Di: Redazione Metronews
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È ufficiale: la linea metro 2 di Torino si farà. A dirlo oggi, il sindaco Stefano Lo Russo, che ha annunciato lo stanziamento da parte del Governo di un miliardo e 21 milioni per la nuova infrastruttura. Fondi che vanno ad aggiungersi agli 828 milioni già stanziati con la Finanziaria 2019. «Ieri – ha spiegato il sindaco – abbiamo ricevuto la lettera del ministro Giovannini in cui si dice che è stato ritenuto prioritario il finanziamento de lotto funzionale Rebaudengo-Politecnico per 1 miliardo e 21 milioni, che consentiranno di partire il prima possibile sull’intera tratta. Oggi – aggiunge – è una giornata storica per la città. Ci abbiamo sempre creduto, abbiamo sempre pensato che la linea 2 fosse non solo una risposta strutturale alla questione mobilità, ma anche ai problemi della zona nord della città, uno straordinario strumento di riqualificazione e rigenerazione urbana».

Lo Russo ha poi aggiunto che il finanziamento «ci consente anche di pensare con maggiore capacità prospettica alla prosecuzione verso sud, almeno fino a Santa Rita, e lavoreremo su questo fin da subito». Il finanziamento per la linea 2 congela al momento quello per il prolungamento della linea 12 all’Allianz Stadium, «che verra’ spostato nel tempo».

Sui tempi per la realizzazione del lotto della metro 2 ammesso a finanziamento, lungo 9,4 km e con 13 stazioni, Lo Russo a detto che «vogliamo accelerare il più possibile e ci impegniamo a concludere la gara entro il 2022 per poter partire immediatamente coi lavori. È un’opera pubblica – ha sottolineato – di cui ragionevolmente non sarà questa amministrazione a tagliare il nastro, ma noi guardiamo non alla contingenza dei prossimi anni, ma alla strutturalità della trasformazione di Torino dei prossimi decenni».

Una Metro “mafia free”

Per garantire la sicurezza, il sindaco intende stipulare con la Prefettura un protocollo per proteggere l’appalto da eventuali infiltrazioni criminali. «Il modello sarà quello adottato a Genova per la ricostruzione del ponte Morandi, che è stato un modello virtuoso dal punto di vista dei tempi di esecuzione e anche di protezione dell’appalto dal malaffare, individuando controlli sui profili non solo delle imprese dei subappaltatori ma anche sulle persone fisiche nei cantieri. Sarà la più grande opera pubblica che questo territorio ricordi negli ultimi decenni e vogliamo che sia un’opera pubblica modello», ha concluso.

24 Febbraio 2022
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