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4:00 pm, 28 Gennaio 22 calendario

Casellati non passa: meno di 400 voti

Di: Redazione Metronews
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Elisabetta Casellati si ferma a meno di 400 voti. A spoglio del quinto scrutinio terminato, i voti a favore di Elisabetta Casellati non superano la soglia ritenuta minima da fonti del centrodestra ad avvio votazione.

Oltre a Elisabetta Casellati, 382 voti hanno ottenuto voti: Sergio Mattarella 46; Nino Di Matteo (candidato di Alternativa) 38; Silvio Berlusconi 8; Marta Cartabia 7; Antonio Tajani 7; Pier Ferdinando Casini 6 e Mario Draghi 3.

Casellati e i franchi tiratori

Il centrodestra è pronto a mollare la pista Casellati, dopo il risultato raggiunto al quinto scrutinio sull’elezione del presidente della Repubblica. Accuse incrociate tra gli alleati della coalizione. “I 208 voti della Lega sono andati compatti alla presidente Casellati“, spiegano fonti del partito di via Bellerio. Fratelli d’Italia fa sapere di aver votato compatta per la seconda carica dello Stato. Nel mirino Forza Italia. Fonti parlamentari del centrodestra sottolineano che con questi numeri in campo la ‘pista’ Casellati sarà abbandonata.

“Fratelli d’Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini, per sapere cosa ne pensa”, afferma la leader di FdI, Giorgia Meloni, in una nota.

Fonti parlamentari del centrodestra riferiscono che mentre ieri sera il presidente del Senato Casellati chiedeva di essere votata, già questa mattina aveva fatto pervenire alcuni dubbi, legati alla strategia del fronte progressista di non partecipare al voto alla prima chiama e di astenersi alla seconda. Come facciamo a recupare i voti?, la domanda che era piombata sul tavolo del centrodestra riunito questa mattina.

I voti andati a Tajani e Berlusconi arrivano, la convinzione di Fdi e Lega, dai franchi tiratori dentro il partito azzurro. Una sorta di regolamento interno al partito, mentre quelli su Mattarella arriverebbero – il sospetto dei partiti di Salvini e Meloni – dai centristi. A testimoniare la tensione nel partito il batti e risposta tra La Russa e Toti dopo il voto. “State festeggiando?”, dice La Russa a Toti. “Vi lascio andare avanti afferma il presidente della Regione Liguria che poi alle telecamere sottolinea che non è in gioco una partita nel centrodestra ma sulle elezione del presidente della Repubblica.

“Fallimento Casellati, ora un altro nome”. Ipotesi Casini

“Il fallimento del tentativo di Elisabetta Casellati impone di chiudere subito su un nome diverso”. Lo scrive su Twitter il Presidente di IV Ettore Rosato.

“Mattarella bis? Io vedo anche aria di Casini…”. Aveva risposto così Giancarlo Giorgetti ai cronisti prima di lasciare il Transatlantico. Salvini potrebbe aprire? “Boh”, aveva risposto il ministro dello Sviluppo.     Un esponente di peso di Fratelli d’Italia spiega che è difficile poter aprire su Casini ma i centristi non escludono di poter tentare di giocare la carta già al prossimo scrutinio. Nei gruppi parlamentari del Movimento 5 stelle cresce, intanto, la tesi del Mattarella bis. “Ci si arriverà per autogestione”, sottolineano fonti parlamentari del centrodestra.

28 Gennaio 2022
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