Milano
4:27 pm, 13 Dicembre 21 calendario

Qualità della vita: Milano al secondo posto ma non per le donne

Di: Redazione Metronews
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Guadagna 10 punti in un anno Milano, piazzandosi così al secondo posto della classifica sula qualità della vita urbana del Sole 24 ore, da dove era stata scalzata nel 2020 causa  Covid finendo fuori dalla top ten.

Ma se Milano è in vetta per qualità della vita non lo è per le donne: da quest’anno infatti la ricerca ha inserito anche un indicatore di genere e per le le milanesi le cose non vanno per niente bene. Proprio per qualità della vita delle donne il capoluogo lombardo crolla al 33esimo posto  ed  è il territorio con la minore incidenza di imprese femminili sul totale (solo il 17%). In coda (103ª) anche per numero di amministratrici d’impresa. Questo in parte si spiegherebbe col fatto che nonostante un livello di occupazione femminile piuttosto alto le dimensioni delle imprese a Milano sono più grandi e quindi fare carriera per le donne è più complicato.

In coda per la microcriminalità

Altra nota dolente il tasso di criminalità che pone Milano in fondo alla classifica al 107esimo posto con un tasso di denuncia dei reati di 4.866,3 ogni 100mila abitanti, contro una media di 3200, dove spiccano soprattutto i furti. Anche per quanto riguarda l’Ambiente  Milano retrocede di un punto. E’ 15esima in classifica per il numero di auto circolanti ogni 100 abitanti, con una crescita del 7,6 per cento rispetto al 2020 e, malgrado ciò, la concentrazione del pm10 è calata dello 0,1 per cento. Merito, probabilmente, anche dell’aumento dei chilometri di piste ciclabili cresciute del 13 per cento rispetto all’anno precedente che vede Milano al 60esimo posto in classifica.

Qualità alta per ricchezza e affari e lavoro

Milano torna in vetta in «Ricchezza e consumi» e «Affari e lavoro», risultando prima, tra l’altro, per i prezzi delle case, la retribuzione media annua, l’incidenza di imprese che fanno e-commerce e la diffusione dei servizi bancari online. Monza e Brianza (14ª), invece, si riprende il posto nella parte alta della classifica grazie a «Ricchezza e consumi», con valori al top sia nella spesa delle famiglie per beni durevoli sia nella retribuzione media annua dei lavori dipendenti, al tasso di imprese che fanno e-commerce, al primato del verde storico che tiene conto dell’estensione del Parco di Monza, e al ridotto numero di infortuni gravi sul lavoro.

Le province lombarde riconquistano tutte diverse posizioni rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio. Nel 2020 la regione, più di altri territori, era stata particolarmente penalizzata dall’impatto dell’emergenza sanitaria, misurato ad esempio dal crollo del Pil pro capite in seguito al lockdown e dai dati sanitari (mortalità e contagi in primis).

L’orgoglio del sindaco Sala

«Questa conferma ci dà fiducia sul fatto che stiamo facendo le cose per bene. Possiamo fare meglio? Sempre. Però le stiamo facendo per bene e anche la giornata di oggi mi dà conferma che non c’è un tema di quelli sottolineati su cui io, riguardando le carte, non posso dire che in termini di analisi non siamo già partiti da mesi e mesi». Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ricordando che «l’orgoglio milanese, l’orgoglio cittadino non è una cosa sciocca, non è una cosa che non serve. Ovviamente, non deve sfociare nell’arroganza. L’orgoglio milanese è una cosa che ci ha fatto sempre andare avanti. Noi più di altri abbiamo preso una botta tremenda dal Covid».

13 Dicembre 2021
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