Atp Finals: è caos tra overbooking e lunghe file

Il primo giorno delle tanto attese Nitto Atp Finals è stato un semi-disastro. Overbooking con centinaia di spettatori lasciati fuori dal Pala Alpitour; migliaia di amanti del tennis rimasti in coda per ore in mattinata causa farraginosità dei controlli anticovid, che hanno potuto accedere al palazzetto solo a match iniziati; il villaggio Atp Fan Village in piazza San Carlo semi-alluvionato. Insomma, esordio peggiore era difficile immaginarselo.

Il primo fronte caldo è, naturalmente, quello dei biglietti venduti in eccedenza rispetto alla capienza permessa. Un calcolo sbagliato degli organizzatori, che probabilmente si erano fidati di previsioni errate del Governo sul numero degli spettatori consentito. Governo al quale ora chiedono di aumentare la capienza del 7,5%, percentuale che potrebbe “sanare” la situazione.

Ma non è andata meglio a quanti il biglietto lo avevano, che hanno dovuto pazientare per ore, in fila, in attesa delle operazioni di verifica dei biglietti, del Green pass e dei documenti di tracciamento. «Un’organizzazione vergognosa», mormora più di qualcuno. Ma non è andata meglio a quanti si sono recati in centro per gli eventi del Fan Village, le cui passerelle si sono rivelate troppo strette e scivolose.

Appendino loda comunque le Atp Finals

Criticità che però non hanno scoraggiato l’ex sindaca e attuale vicepresidente Fit Chiara Appendino, che ieri durante il match Medvedev-Hubert ha dichiarato: «Dopo tanta attesa e una lunga preparazione oggi vediamo il frutto di un lavoro di squadra vincente. È un’emozione essere qui per la prima partita del singolare di due grandi campioni. Torino sta dimostrando di avercela fatta a essere sul tetto del tennis mondiale». «È anche molto bello – ha aggiunto – vedere l’entusiasmo dei torinesi e del pubblico del Pala Alpitour. Anche se purtroppo la capienza non è quella sperata, il calore e l’emozione si sentono dagli spalti».