Creato un naso elettronico Fiuta molti tipi di gas

ROMA.  Ora esiste anche un “naso elettronico” stampato su chip, sensibile e a basso costo, che potrebbe rivoluzionare l’elettronica portatile e l’assistenza sanitaria. Pubblicato sulla rivista dell’American Chemical Society Applied Materials Interfaces, lo studio che ha portato alla realizzazione del dispositivo è stato condotto dai ricercatori del Skolkovo Institute of Science and Technology (Skoltech), che hanno progettato uno strumento in grado di analizzare la composizione dei gas. 
I settori in rapida crescita dell’Internet delle cose (IoT) e della diagnostica medica avanzata, spiega Fedor Fedorov di Skoltech, «richiedono sistemi di analisi dei gas piccoli, economici, a bassa potenza ma ragionevolmente sensibili e selettivi, che possano essere utilizzati per esaminare in modo non invasivo il respiro umano». 
Il team ha realizzato un naso elettronico multisensore stampando pellicole nanocristalline di otto diversi ossidi di metallo su un chip multielettrodo, costituito da vari materiali, manganese, cerio, zirconio, zinco, cromo, cobalto, stagno e titanio. Per elaborare i dati, il gruppo di ricerca ha utilizzato l’analisi discriminante lineare (LDA), un algoritmo di riconoscimento di pattern, ma per questo compito, precisano gli autori, potrebbero essere utilizzati anche altri algoritmi di apprendimento automatico. 
Il naso elettronico è stato in grado di riconoscere diversi vapori alcolici, metanolo, etanolo, isopropanolo e n-butanolo, chimicamente molto difficili da distinguere. «Il metanolo, ad esempio è molto tossico – sostiene Nasibulin – per cui avere la possibilità di rilevarlo in alimenti e bevande potrebbe contribuire a salvare vite umane». Il dispositivo funziona a temperature  elevate, ma con materiali come il grafene potrebbero aumentare si potrebbe consentire l’utilizzo a temperatura ambiente.