Cresce l’occupazione ma l’economia frena

ROMA Bene l’occupazione ma l’economia frena. Dall’Istat arrivano due dati in chiaroscuro. Da una parte, il tasso di occupazione al 58,3% a marzo, ai massimi dal 2008, con 62.000 occupati in più rispetto a febbraio (+0,3%) e la disoccupazione stabile all’11% e in calo tra i giovani. Dall’altra, il Pil, che è agli stessi livelli della coda del 2017 ma in lieve rallentamento: in crescita dello 0,3% sul trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali. Un livello, precisa l’Istituto di statistica, che resta ancora inferiore dello 0,9% rispetto a quello registrato nel secondo trimestre 2011, al termine della ripresa innescatasi subito dopo il crollo tra il 2008 e il 2009. Il tutto in un contesto europeo che va molto più veloce dell’Italia: Pil in aumento dello 0,4% rispetto al IV trimestre del 2017 e del +2,5% su base annua.
Occupazione donne in calo
Tornando ai dati sul lavoro, continua a crescere a marzo la stima degli occupati (+0,3% rispetto a febbraio, pari a 62 mila unità in più). Il tasso di occupazione si attesta così al 58,3% (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente), mentre il tasso di disoccupazione resta stabile all’11%. La crescita congiunturale dell’occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni e l’aumento maggiore si stima per gli under 35 (+0,9 punti). Una crescita dovuta interamente alla componente maschile mentre per le donne, dopo l’aumento dei mesi precedenti, si registra un calo. Il tasso di disoccupazione rimane stabile all’11%, mentre quello giovanile scende al 31,7% (valore più basso dal dicembre 2011). «Nessun trionfalismo – ha commentato il ministro Calenda – ma i dati dicono che ci stiamo risollevando».
METRO