Respinto appello per il piccolo Alfie
Gran Bretagna Il destino di Alfie Evans, il bimbo britannico di 23 mesi malato e per il quale prega anche Papa Francesco, è appeso a un filo. I genitori si sono visti respingere un nuovo ricorso perché fosse loro consentito di portare il piccolo in Italia, a tentare nuove cure sperimentali all’ospedale romano Bambin Gesù. Il tribunale d’appello ha confermato il no dell’Alta Corte alla richiesta di trasferire dall’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool il bimbo affetto da una malattia neurodegenerativa che neppure i medici sanno diagnosticare: i genitori si battono per evitare che Alfie venga staccato dalle macchine che lo tengono in vita, come vorrebbero i suoi medici, convinti che sia meglio lasciarlo morire. La famiglia ha tempo fino a oggi alle 16 per fare appello alla Corte Suprema e ottenere il via libera a portarlo al Bambino Gesù, l’ospedale romano che si è già detto pronto ad accoglierlo. Secondo i genitori 20enni del bimbo il piccolo è migliorato nelle ultime settimane e per questo avevano chiesto al giudice di sottoporlo anche a una nuova perizia medica, ma è stata negata anche quella. I giudici il 6 aprile hanno approvato il piano di assistenza di fine vita redatto dagli specialisti, dando ragione ai sanitari secondo cui mantenerlo in vita sarebbe «sarebbe scorretto, ingiusto e inumano».
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