Libri/Glenn Cooper
7:43 pm, 16 Novembre 16 calendario

Il Sacro Graal del potere dalla Palestina a Hitler

Di: Redazione Metronews
condividi

INTERVISTA Qual è il confine che separa la storia, la scienza, la religione? I romanzi di Glenn Cooper – da “La biblioteca dei morti” a “Dannati” – esplorano questo limite con un andamento avventuroso che li trasforma ogni volta in best seller. Ne “Il segno della croce” (Nord, p. 416, euro 19,90) ci si muove tra il nostro tempo, la Seconda Guerra mondiale e la Palestina 300 anni dopo Cristo. Al centro della narrazione la conquista del potere attraverso il sacro Graal e un piccolo paese dell’Abruzzo, con un giovane sacerdote che ha delle piaghe aperte sui polsi.
Nei suoi libri lei mescola sempre filosofia, scienza, religione.
Sì, ne “La biblioteca dei morti” avevo  analizzato il rapporto tra libero arbitrio e la predestinazione. Invece in quest’ultimo mi sono concentrato sul rapporto tra fede e scienza. In entrambi i libri ho attinto molto dalla storia.
Ha ambientato il libro anche in Abruzzo.  Che legame ha con l’Italia?
Sono sempre stato attratto dall’Italia come ambientazione dei miei racconti. Due anni fa sono stato ospite dell’arcivescovo di Lecce che mi ha raccontato che quando era un giovane prete nel 1968 era stato incaricato di vegliare sul corpo di Padre Pio appena deceduto. Quel racconto ha alimentato la mia curiosità e il mio interesse sulla questione delle stigmate.
Anche in questo libro si ritorna al passato. Ma cosa pensa del nostro tempo?
Spesso ci soffermiamo a guardare solo l’epoca in cui viviamo pensando che sia la peggiore. Ma è una visione egocentrica. Se sviluppiamo visione più ampia ci accorgiamo che non c’è mai stato un momento storico più pacifico di questo. La Seconda Guerra Mondiale è stato un periodo molto più drammatico. Io sono un cauto ottimista.
La ricerca del sacro Graal da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale è invenzione o realtà storica?
È un fatto storico. I leader del Terzo Reich, Hitler, Himmler volevano trovare le reliquie di Cristo: erano convinti che possederle avesse una valenza mistica. Oltre che un modo propagandistico per legittimare il loro potere, la loro politica.
ANTONELLA FIORI
@aflowerinlife

16 Novembre 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo