TORINO OMOFOBIA
10:54 pm, 3 Maggio 16 calendario

Palazzo omofobo Un solo imputato

Di: Redazione Metronews
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TORINO Alla fine hanno deciso di cambiare casa e si sono anche separati. Ma per due uomini che avevano scelto di formare una coppia e di vivere nello stesso appartamento, in un condominio di via Alessandro Paravia, il soggiorno in quel palazzo era stato un vero incubo: mesi di insulti e minacce verbali, o di scritte contro di loro, colpevoli di essere due omosessuali che avevano osato sfidare le regole non scritte degli altri inquilini.
I condomini non tolleravano che i due entrassero e uscissero di casa tenendosi per mano, o che ogni tanto si scambiassero un bacio negli spazi comuni. Erano pochi i casigliani che non avevano problemi con la sessualità della coppia. La maggioranza lasciava invece frasi piene di volgarità nell’ascensore, affrontava la coppia a muso duro, creando intorno ad essa un clima di terrore. Fino a quando i due  si sono  rivolti al tribunale. La procura ha aperto un fascicolo con l’accusa di stalking, rinviando a giudizio il più “acceso” dei condomini. Si tratta di un 63 enne, per il quale il pm ha chiesto una condanna a otto mesi. Il legale delle due vittime, Anna Ronfani ha definito le persecuzioni, avvenute tra il 2013 e il 2014, una «pagina di inciviltà». Mentre Luca Cavallo, difensore dell’unico imputato, ha giustificato le aggressioni e i raid vandalici come manifestazioni di un condominio particolarmente violento, di cui lo stesso accusato sarebbe stato vittima.
METRO

3 Maggio 2016
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