Nicola Bernardi
7:05 pm, 1 Febbraio 16 calendario

A Carnevale ogni scherzo (non) vale

Di: Redazione Metronews
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È tempo di carnevale, festa di origine pagana caratterizzata da maschere e goliardia, che culminerà il 9 febbraio con il martedì grasso. Ma dopo gli attentati di Parigi, il terrore rischia di rovinare l’atmosfera spensierata degli anni passati. Se vi trovaste con vostro figlio in mezzo ad un’affollata sfilata di carri allegorici, o ad un party in un locale strapieno di persone mascherate, come potreste essere certi che il tizio accanto a voi vestito da omino Michelin non sia in realtà un terrorista pronto a farsi esplodere?
Che l’espediente del travestimento non sia una novità per i criminali, ne è una riprova la recente rapina a Roma in cui sei banditi con il volto coperto da maschere di carnevale hanno seminato il terrore in una sala giochi, svuotando in pochi minuti le casse del locale e dileguandosi senza che la polizia potesse identificarli. Ovviamente, per questioni di sicurezza ed ordine sociale, il diritto alla privacy passa in secondo piano, e sin dal 1975 una legge vieta l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, a meno che non ci sia un giustificato motivo.
Una sentenza del tribunale di Treviso del 2005 ha però stabilito che chi indossa il niqab (o il burqa) per motivi religiosi ha tutto il diritto di coprirsi il volto. Allo stato attuale, misure efficaci possono essere adottate solo a livello locale in forza della Legge 121/1981, che consente a questori e sindaci di emettere ordinanze per imporre divieti o limitazioni laddove si crei una situazione di emergenza. Meglio quindi obbligare le persone a rendersi riconoscibili per ragioni di sicurezza, o consentire loro di coprirsi il volto nei luoghi pubblici in occasione del carnevale?
Durante i saturnali romani, si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e alla dissolutezza, rituali da cui deriva il detto “a carnevale ogni scherzo vale”. Essere indulgenti per non sciupare la festa più attesa dai bambini, mentre al contempo i controlli di sicurezza delle forze dell’ordine intasano stazioni ferroviarie e aeroporti sarebbe un paradosso, e su questioni del genere c’è poco da scherzare.
NICOLA BERNARDI
Presidente Federprivacy
@Nicola_Bernardi

1 Febbraio 2016
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