Privacy online Meglio non sapere
![](https://metronews.it/wp-content/uploads/2021/05/Nicola_Bernardi.jpg)
Se non vi riesce reperire un certo prodotto, state tranquilli che se questo esiste, cercando su internet lo troverete. Anzi, sempre più spesso sono gli stessi prodotti che ci interessano a cercarci, talvolta anche in modo insistente. Sia che ne siamo consapevoli o meno, quando navighiamo sul web seminiamo tracce che raccontano molto sui nostri gusti e sulle nostre abitudini, e molti siti e social network analizzano le informazioni che ci riguardano per proporci prodotti e servizi che “sembrano fatti apposta per noi”.
Fino a qualche tempo fa venivamo profilati a nostra insaputa attraverso questi subdoli meccanismi della rete, poi cinque mesi fa il Garante della Privacy ha obbligato tutti i siti che utilizzano i “cookies” ad avvertire gli utenti. Il cookie, (in inglese “biscotto”), è un piccolo file in grado di memorizzare dati sulle nostre preferenze che viene installato automaticamente sul nostro pc o sul nostro smartphone quando visitiamo un sito, ritrasmettendo poi tali informazioni ad altri siti. Se il provvedimento dell’Authority ci ha consentito di essere dovutamente informati quando i nostri comportamenti online sono monitorati per scopi commerciali, d’altra parte questo non ha fatto guadagnare al web la fiducia degli utenti.
Secondo una recente ricerca, il 60% di coloro che visualizzano i banner sui cookies risultano insospettiti e diffidenti, il 74% degli utenti chiude gli avvisi senza neanche leggerli, pensando che comunque vada la loro privacy non sarà tutelata. Consapevoli che per invogliare lo shopping online la fiducia degli utenti è fondamentale, per correre ai ripari molti siti si stanno adesso dotando di “bollini” e marchi di qualità per rassicurare i visitatori sul rispetto della loro privacy. Potrà sembrare un paradosso, ma fino a quando l’utente era “spiato” senza saperlo, navigava sul web con estrema disinvoltura, mentre adesso che viene informato in maniera trasparente ha perso invece la fiducia.
NICOLA BERNARDI
Presidente Federprivacy
© RIPRODUZIONE RISERVATA