Piano anti-droni contro i terroristi

ROMA Dopo le parole di Alfano, che aveva messo in guardia da possibili attacchi terroristici provenienti dal cielo, tanto da vietare lo spazio aereo su Roma per tutto l’Anno Santo, ieri anche il prefetto di Roma e commissario straordinario per il Giubileo Franco Gabrielli è tornato sull’argomento, in particolare sui droni: «Stiamo predisponendo un potenziamento dei sistemi di intercettazione e, nelle condizioni che lo consentiranno, anche di abbattimento» di droni e ultraleggeri, anche se quest’ultima opzione è considerata l’extrema ratio, visto che distruggere un oggetto volante sopra un centro abitato potrebbe provocare danni gravi.
Un provvedimento, quello contro le minacce aeree, che per Gabrielli si rende ancor più necessario sulla scorta di quanto accadde la scorsa estate, quando un elicottero si alzò in volo per spargere a piazza Don Bosco una miriade di petali al funerale del capoclan  Vittorio Casamonica. Il prefetto poi ha spiegato che dopo i fatti di Parigi, la sorveglianza è raddoppiata: non solo stazioni, aeroporti, chiese e piazze,  ma anche stadi, locali, sale concerto. Da ieri soldati e agenti pattugliano le metropolitane.
Domenica l’Olimpico sarà blindato per la prima partita di campionato che segue gli attentati oltralpe, e anche piazza San Pietro e tutta l’area intorno alla città santa (in primis i musei Vaticani) sono costantemente controllati dalle forze dell’ordine. Gabrielli ha anche parlato del timore che gli hanno espresso i dirigenti scolastici da molte scuole italiane, preoccupati di portare in gita a Roma i loro alunni durante il Giubileo. «Non facciamoci prendere dalla paura, affidiamoci al buon senso».
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