Il tifo sciopera: Olimpico semi vuoto e blindato

ROMA La stracittadina dei tifosi si è giocata fuori dall’Olimpico, regalando le immagini surreali delle curve vuote, mentre intorno allo stadio erano al lavoro mille uomini delle forze dell’ordine. Il derby che nelle ore precedenti al fischio d’inizio ha tenuto con il fiato sul collo la città (si temevano scontri con gli agenti, con laziali e romanisti che secondo la polizia avrebbero potuto unirsi) alla fine si è svolto senza incidenti.
Le misure straordinarie hanno comunque prodotto denunce, Daspo e sanzioni: un tifoso laziale ha ricevuto l’interdizione dalle partite per aver bruciato una sciarpa della Roma vicino allo stadio. Stessa sorte per altri due supporter biancocelesti che hanno acceso dei fumogeni, e per due romanisti sorpresi a scavalcare le recinzioni dell’Olimpico. Un tifoso è stato multato perché sprovvisto di biglietto e un altro perché era in bilico su un parapetto. Prima del match la polizia ha controllato le abitazioni dei tifosi segnalati come tra i più facinorosi, denunciandone tre a vario titolo per possesso di armi da taglio, fumogeni e di un documento d’identità il cui smarrimento era stato denunciato dal legittimo proprietario. Dieci tifosi inglesi, che si temeva potessero unirsi a eventuali scontri, sono stati multati per ubriachezza molesta.
Fuori dallo stadio, i biancocelesti hanno messo in atto lo sciopero del tifo guardando il match nei pub vicini all’Olimpico. Più organizzati i giallorossi: in mattinata in via Cadlolo hanno salutato squadra e allenatore, che dall’hotel Hilton hanno raggiunto il campo in pullman. I romanisti hanno srotolato uno striscione con su scritto “Fuori per dignità e rispetto della storia, che il nostro grido vi porti alla vittoria”. Alcuni tifosi sono saliti sulle auto parcheggiate davanti all’hotel, ammaccandone più di una. Poi si sono spostati in massa presso i campi sportivi di via Vincenzo Bona, dove hanno affittato un campo e un maxi-schermo, ricreando l’effetto curva sud, soddisfatti per la riuscita dello “sciopero” contro la “blindatura” delle curve voluta dal prefetto.
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