Strade groviera 800 buche in più

TORINO Strade sempre più colabrodo. Lo rivela l’ultimo monitoraggio che gli agenti della polizia municipale hanno realizzato per conto della procura di Torino. Ieri sulla scrivania del procuratore Raffaele Guariniello sono giunti i risultati dell’ultimo censimento che raccontano di una città che fatica a rattoppare le proprie strade.
Complessivamente sono state schedate 2.118 buche pericolose per pedoni, ciclisti e automobilisti: 832 “crateri” in più rispetto all’ultimo conteggio di settembre quando se ne contarono 1.248. Insomma l’asfalto di Torino si rompe troppo facilmente e l’inverno e le piogge non lasciano ben sperare. Il problema riguarda centro e periferia. Delle nuove 832 buche, 224 sono state schedate nel quartiere Madonna di Campagna, 122 a San Donato e Parella, 115 al Lingotto e 109 a Crocetta. Le altre zone della città sono tutte sotto quota 80.
Il monitoraggio è fatto con cadenza periodica e dimostra come nonostante gli sforzi dell’amministrazione, le buche restino uno dei crucci maggiori della città. Ora gli inquirenti dovranno monitorare se e quando verranno riparati i dissesti, ma soprattutto chiarire se ci sia una relazione tra la presenza di così tante buche e gli incidenti a passanti e ciclisti su cui sono stati aperti dei fascicoli. Iintanto il 27 novembre si aprirà il processo per la morte di Ezio Fogli, il pensionato che nel maggio del 2013 morì dopo essere inciampato in una buca in via Ormea.
REBECCA ANVERSA