Tuffi/Tania Cagnotto
5:35 pm, 21 Ottobre 15 calendario

L’anno delle Olimpiadi me lo voglio godere

Di: Redazione Metronews
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TUFFI «Quest’anno è l’anno delle Olimpiadi, l’ultimo della mia carriera, e me lo voglio assaporare perché  so che dopo molte cose mi mancheranno». Tania Cagnotto, la più grande tuffatrice italiana di sempre, l’unica ad avere in bacheca sette medaglie mondiali, parla con Metro a margine dell’inaugurazione della palestra per la preparazione a secco della piscina dei tuffi presso il centro di preparazione olimpica dell’Acqua Acetosa di Roma.  Quindici anni dopo la sua prima Olimpiade, a Sidney, Tania ci riprova. E riparte da Roma, dove è in corso il  raduno con il resto degli azzurri dei tuffi, diciotto atleti convocati dal CT Giorgio Cagnotto.
 
Rio 2016: Tania Cagnotto è tra le favorite insieme a Federica Pellegrini come portabandiera alle Olimpiadi…
 Sicuramente se me le chiedono non dirò di no. Sarebbe un onore immenso, sarei felicissima e so anche che ci sono anche altre atlete che se lo meriterebbero. Se non verrò scelta sfilerò, magari dietro di loro, quindi va bene lo stesso.
Non sei mai salita mai salita sul podio a 5 cerchi, come affronterai questa ultima sfida?
Quest’anno me lo godrò, perché il mondiale di Kazan mi ha dato una bella spinta. Sono felice e pronta ad affrontare quest’ultimo anno olimpico per me. Cercherò di divertirmi ma ovviamente anche di arrivare al massimo delle mie possibilità. A Kazan mi sono meravigliata anche io del tris di medaglie, ma i tuffi sono anche questo, sorprese…  
Ora sei qui all’Acqua Acetosa in una struttura finalmente all’avanguardia…
Meglio tardi che mai… un centro come questo serve per iniziare il 2016 con il piede giusto. 
 
Prima delle Olimpiadi, per le quali ti sei già qualificata nei 3 metri, c’è la tappa dei Mondiali a febbraio, sempre a Rio.
Sarà una tappa importante perché servirà per la qualificazione nel sincronizzato. I Mondiali si svolgeranno a febbraio ed è ancora in forse la copertura della piscina. Poco male, farà caldo. Il problema si potrebbe porre per le Olimpiadi ad agosto, quando la temperatura esterna non supera i 20 gradi… vedremo! 
Per ora Tania sei qui, all’Acqua Acetosa. Quanto contano le strutture in uno sport come il vostro?
Contano eccome, il nostro è uno sport molto tecnico. Si ha bisogno di strutture come queste per assicurare la crescita del movimento e l’adeguamento con le nazioni più forti. Però contano moltissimo anche la dedizione e l’impegno, degli atleti e delle loro famiglie.
Guardiamo al futuro…
Nel 2016 avrò 31 anni e per una tuffatrice è il momento in cui si smette. Mi piacerebbe fare altro, vediamo cosa succederà. 
Continuerai come allenatrice?
Mi piacerebbe trasmettere la passione dei tuffi ai bambini, vedremo se con le Fiamme gialle si riuscirà in questo progetto.
SERENA BOURNENS

21 Ottobre 2015
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