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9:21 pm, 18 Giugno 15 calendario

Eurogruppo, ultima chance per salvare la Grecia

Di: Redazione Metronews
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LUSSEMBURGO Le cinque paginette portate dal ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ai colleghi dell’Eurogruppo – con un pacchetto di nuove riforme – non hanno convinto. «Le istituzioni che trattano con Atene erano pronte e flessibili per esaminare le proposte – ha commentato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem – ma non sono arrivate». «Tutti i leader politici hanno la responsabilità di trovare una soluzione – ha replicato Varoufakis – sfortunatamente il presidente dell’Eurogruppo ha scelto di focalizzarsi solo sulle nostre responsabilità e non su quelle di tutti».
Non ci sono i tempi per i soldi
Per Dijsselbloem comunque c’è ancora uno spiraglio per arrivare entro fine mese ad un accordo politico per il completamento del secondo programma di aiuti. La cosa grave, però, è che non ci sono più i tempi tecnici per versare poi eventualmente ad Atene l’ultima tranche da 7,2 miliardi. Si sta ballando sull’orlo del baratro, considerato che il direttore Fmi, Christine Lagarde, ha ribadito: «Se la Grecia non pagherà a fine mese quanto deve al Fmi per tre scadenze cumulate, pari a 1,6 miliardi, sarà tecnicamente in default rispetto al Fondo e non potremo procedere ad altri esborsi».
Il monito di Lagarde
«La Grecia deve presentare proposte concrete, tangibili, credibili – ha scandito Christine Lagarde – le istituzioni hanno messo insieme proposte fattibili per Atene, migliorando le sue proposte iniziali. Ma minori saranno gli aggiustamenti della Grecia, maggiori saranno i finanziamenti che serviranno». Intanto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha deciso di convocare per lunedì un vertice straordinario dei 19 capi di Stato e governo dell’Eurozona sul caso Grecia.
Foschi scenari di default con ritorno alla dracma
Dal primo luglio, se non rimborserà gli 1,6 miliardi che deve al Fmi, la Grecia entrerà in default. A quel punto secondo gli esperti si scateneranno forti turbolenze sui mercati finanziari di entità imprevedibile. Il timore di una Grexit provocherà una corsa agli sportelli delle banche da parte dei risparmiatori greci e le autorità di Atene saranno costrette al bloccoi. L’altro punto interrogativo riguarda la liquidità di emergenza per le banche greche concessa dalla Bce, che potrebbe congelare il tutto. Non è ancora chiaro per quanto tempo il governo di Atene sarà in grado di pagare pensioni, stipendi e servizi pubblici. Potrebbe decidere il varo di una moneta parallela, magari reintroducendo la dracma, prefigurando l’uscita dall’euro.
METRO

18 Giugno 2015
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