Carpi, favola del calcio In sei anni dalla serie d alla A

CALCIO Con tanti saluti a Lotito, ovviamente. Sei punti consecutivi contro Bologna e Vicenza, ossia la seconda e la terza: per manifesta superiorità, il Carpi di Fabrizio Castori ha cominciato il conto alla rovescia che lo separa dalla serie A. Giù il cappello. E basta. Perché nel 2009 la squadra – frutto della fusione tra il Carpi e la Dorando Pietri – era  in serie D e non servirebbe aggiungere altro. Da lì in avanti, quasi sempre un trionfo: ripescaggio in C2, vittoria del campionato e ritorno in C1, spareggio promozione perso con la Pro Vercelli ma salto effettuato l’anno dopo battendo il Lecce nel doppio confronto. Il resto è storia di oggi e sancisce il trionfo di un gruppo dirigente immutato fin dai tempi della D, a partire dal ds Cristiano Giuntoli. Uno che scova talenti e/o comunque ottimi giocatori, quali per esempio Riccardo Gagliolo (lo vuole la Samp), Lorenzo Lollo, Jerry Mbakogu (ex capocannoniere della B prima dell’infortunio) o Kevin Lasagna, promessa pescata dai dilettanti e capace di castigare il Vicenza con una doppietta. Il tutto, avendo in squadra Lorenzo Pasciuti, protagonista già in serie D. Chapeau. DOMENICO LATAGLIATA