Dl Antiterrorismo
9:23 pm, 26 Marzo 15 calendario

Grande Fratello nei pc Il pericolo è scampato

Di: Redazione Metronews
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Roma. È durata 24 ore la battaglia contro il “Grande Fratello dei pc”, così come era stata definita la misura inserita in Commissione nel decreto antiterrorrismo che consentiva alla polizia di utilizzare dei programmi (Trojan) entrare nei dispositivi informatici (dai tablet ai pc) e trafugare notizie, documenti, conversazioni, il tutto senza collegamento con una specifica fattispecie di reato. 
Il “Patriot act” italiano ha fatto saltare dalla sedia esperti, e il Garante della privacy che mercoledì aveva ammonito la pratica in un documento durissimo. Ieri, con l’intervento diretto del premier Renzi, la norma è stata stralciata. Ma il rischio corso è stato molto elevato.
Il Garante Antonello Soro ha commentato: «Lo stralcio della norma sulle intercettazioni da remoto consentirà un supplemento di riflessione, quanto mai necessario quando sono in gioco libertà e diritti fondamentali». Le intercettazioni preventive saranno limitateai soli reati di terrorismo. 
Fin dalla mattina era stato chiaro che la marcia indietro del governo era dietro l’angolo. Era stato lo stesso Pd a chiedere la sospensione con rinvio alla commissione per valutare l’emendamento presentato da Arcangelo Sannicandro, deputato di Sel, che prevedeva la soppressione integrale del comma inquisito.  
Fonti di governo hanno riferito che è stato lo stesso Matteo Renzi a chiederne lo stralcio. 
 «Evidentemente il ministro Alfano è stato troppo occupato, e preoccupato, dalle vicende del suo partito per rendersi conto che quella norma era da regime totalitario» ha detto il capogruppo di Sel Arturo Scotto. 
È terminato in serata l’esame e il voto sugli emendamenti al provvedimento antiterrorismo, che contiene anche le norme relative alla proroga delle missioni internazionali. Gli ordini del giorno e il voto finale sono rinviati alla prossima settimana, con ogni probabilità a martedì.
Tra gli emendamenti passati il via libera all’utilizzo dei droni contro i reati ambientali, previsto poi l’invio nella Terra dei Fuochi a trecento militari in più, e una stretta – voluta e ottenuta dalla Lega – sulle missioni umanitarie: i cooperanti potranno andare nei luoghi rischiosi, al seguito delle Ong, solo con il benestare della Farnesina. «Il ritorno a caro prezzo di Greta e Vanessa – ha detto in Aula il leghista Gianluca Pini – dimostra che bisogna scoraggiare partenze imprudenti». 
STEFANIA DIVERTITO

26 Marzo 2015
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