Denis Mukwege
8:10 pm, 26 Novembre 14 calendario

“Basta agli stupri come arma nelle guerre”

Di: Redazione Metronews
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Strasburgo Fa il ginecologo in Congo e dal 1998 ha curato decine di migliaia di donne, spesso giovanissime, vittime di stupri atroci. La cosa peggiore, racconta il 59enne Denis Mukwege, «è dover dire ad un’adolescente mutilata nei genitali che non diventerà mai una madre». Per il suo impegno medico – è diventato uno dei maggiori esperti mondiali nel trattamento delle fistole – è stato soprannominato “l’uomo che rammenda le donne”. Ma il suo impegno è diventato subito politico e questo gli è costato un tentativo di omicidio. Ieri il Parlamento europeo ha assegnato a Mukwege il premio Sakharov per la liberà di pensiero. «Invece di guardare altrove – ha detto il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz – lei è diventato un uomo senza paura di fronte a violenze atroci, un uomo che si è preso cura delle vittime di guerra meno considerate».
“Spero l’Europa abbia capito”
«Assegnandomi questo premio ritengo che il Parlamento europeo abbia capito la gravità della situazione – ha detto Mukwege – i corpi delle donne sono diventati un vero campo di battaglia e lo stupro viene utilizzato come arma di guerra, a volte anche come strategia. Lo stupro è usato come arma di umiliazione, un’arma che disumanizza. Violentare tante donne contemporaneamente o un bambino davanti a tutti e distruggendo i loro organi genitali è un modo per terrorizzare intere comunità».
Distrugge il tessuto sociale
«Lo stupro – ha ricordato il ginecologo – ha conseguenze peggiori delle armi “classiche”. Provoca lo spostamento in massa della popolazione, costretta a fuggire dal proprio villaggio e ad abbandonare le proprie risorse; distrugge il numero dei nemici perchè molte donne non saranno più in grado di avere figli e distrugge il tessuto sociale per intere generazioni».
METRO

26 Novembre 2014
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