Intervista esclusiva
9:04 pm, 13 Novembre 14 calendario

Petrucci a Metro “Il nostro basket nasce in provincia”

Di: Redazione Metronews
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Basket C’è un vento nuovo che soffia sui parquet del basket.  Era da tempo che non si assisteva ad un inizio di campionato di basket combattito. Sassari (ormai da tempo), Reggio Emilia, Venezia, sembrano aver annullato il gap che le separava dalle big di Milano e Roma e dal fenomeno Siena ora “scomparso”nelle serie minori e non questioni sportive ma economiche. E se oggi Roma  vive solo grazie alla passione del presidente Toti, soltanto Milano continua a investire nella pallacanestro (grazie anche alla passione di Giorgio Armani). Ma il vento, come accennato,  è girato. Altre società hanno aumentato gli investimenti puntando tra l’altro su giocatori italiani: risultato  il nostro campionato è più divertente e appassionante.Di questo, ma non solo ne abbiamo parlato con il Presidente della Federbasket Gianni Petrucci, uno che conosce ogni sfumatura della nostra pallacanestro.
Presidente, il basket torna in provincia?
In realtà, il basket è sempre stato nelle città piccole. La base della pallacanestro viene  soprattutto dalle città di provincia. Io benedico tutto il basket, ma va anche sottolineato che le grandi città, sono poi il volano di questo sport. Non si può prescindere da questo.
La novità è che si vedono sul parquet molti più giocatori italiani rispetto al passato.
Gli italiani ci sono, basta farli giocare. Ho visto in campo con grande piacere, durante la partita tra Reggio Emilia e Milano, che gli emiliani schieravano 4 italiani e i milanesi 3. E lo spettacolo è stato entusiasmante: la gara è stata giocata punto a punto fino alla fine con grande pathos. Finora non ho visto stranieri forti.  Laddove venissero, bene, ma quelli che ci sono ora valgono si e no le seconde linee dei giocatori italiani, non certo sono all’altezza di quelli delle nazionali.
Vero, ma alcune società insistono sui giocatori stranieri. Roma, ad esempio…
Intanto bisogna ringraziare il presidente Toti per la passione che ha ancora nel basket e la voglia di investire. Per quanto riguarda i giocatori stranieri, è stata una loro scelta.
Scendendo di categoria, la passione sembra ancora più forte. I tifosi di Siena per esempio. In una trasferta,  il loro numero superava di gran lunga la capienza del palazzetto ospite…
Che i tifosi non siano potuti entrare, è stato solo un problema di impianti. Se pensiamo che l’incontro tra Fortitudo Bologna e Udine ha registrato oltre 4.000 spettatori e quello in cui giocano è il quarto campionato di basket in ordine decrescente, siamo di fronte ad una cosa quasi commovente. Nessun altro sport, di pari categoria, fa questi spettatori. Noi abbiamo Treviso, Udine e Fortitudo in cui il basket è più vivo che mai.
Nazionale. Nel 2015 ci saranno gli Europei. Sarà un campionato itinerante, dato che si disputa in più Stati. Sarà faticoso?
Come per tutti. In settimana sapremo dove andremo a giocare. A parte Francia e Spagna le altre nazionali si equivalgono ma Pianigiani va avanti spedito.
FRANCESCO NUCCIONI

13 Novembre 2014
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