“Sui matrimoni gay non si cambia rotta”
COMUNE Nessun passo indietro di Pisapia sulla cancellazione dei matrimoni gay contratti all’estero dai registri comunali. Il Sindaco ieri ha risposto così a chi chiedeva se si opporrà all’ordine del prefetto Tronca di eliminare in tempi rapidi le 13 trascrizioni effettuate: «È del tutto evidente che vado avanti su un percorso che ritengo giusto e legittimo. Sono stato molto chiaro», ha continuato, «ho un’indicazione che deriva dalle mie convinzioni personali e giuridiche che sono condivise dalla maggioranza del Consiglio comunale».
Quanto all’ipotesi di rivolgersi al Tar, seguendo l’esempio del collega romano Marino, ha risposto: «Io non seguo nessuno, decido col Consiglio quello che si dovrà fare».
Con Pisapia, si è schierato il segretario del Pd Bussolati: «Giuridicamente ha ragione: può essere un giudice e non il prefetto a cambiare lo stato civile di una persona. Ma serve un alegge nazionale».
Sul fronte opposto, il consigliere De Corato ha chiesto al Prefetto di nominare un commissario per le cancellazioni: «Ormai ci manca solo che il Sindaco vada di persona a sposare coppie gay in Prefettura!», ha detto, «Tronca chiuda questa triste pagina come ha fatto il suo collega di Udine».
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