Pompei in tilt Franceschini: un danno incalcolabile
NAPOLI Un «danno incalcolabile». Così il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha commentato in un tweet il secondo giorno di ressa dei turisti davanti ai cancelli degli scavi di Pompei chiusi per una assemblea sindacale. «A Pompei seconda mattina di assemblea e ancora turisti davanti ai cancelli chiusi. Un danno incalcolabile per l’immagine dell’Italia intera”, ha scritto Franceschini.
La protesta del personale di Pompei, che ha dato vita alle assemblee che ieri ed oggi hanno creato disagi ai visitatori del sito archeologico, è “pretestuosa”. La pensa così anche il soprintendente di Pompei, Massimo Osanna che spiega: “Un dei punti della protesta ruota intorno alla mancata riorganizzazione delle squadre di vigilanza. Peccato che l’iter e il dialogo erano già avviati da tempo ed era stata fissata una data per una contrattazione su questo punto. Questo aspetto della protesta sindacale non mi è dunque chiaro”. Osanna sottolinea, poi, che l’altra questione sollevata dalle agitazioni sindacali “era l’assunzione di personale attraverso la convenzione Ales, società in house del ministero dei Beni culturali. Personale che sta lavorando alacremente e in maniera più che soddisfacente». Nel dettaglio, spiega il soprintendente, “con la convenzione Ales, sono stati assunti 30 nuove addetti alla vigilanza con cui abbiamo assicurato la maggiore fruizione dell’area con la piena soddisfazione dei turisti. Si protesta perché vengono presi a tempo determinato delle persone per due anni? Qual è l’alternativa? Non assumerli, lasciandoli a spasso senza aprire le domus? Il buon senso dovrebbe funzionare per tutti. Sono sempre stato aperto al dialogo – conclude Osanna- pronto a mettere in discussione le mie idee. Ma trovo inaccettabile fare assemblee lasciando fuori i turisti che vengono da tutto il mondo».
Intanto è stata revocata l’assemblea del personale prevista per domani negli scavi di Pompei e nelle altre aree archeologiche vesuviane. Lo rende noto la Soprintendenza. Lo hanno stabilito i sindacati dopo la decisione della Soprintendenza di anticipare all’11 novembre l’incontro, previsto per il 19, sulle linee guida su sicurezza e vigilanza.
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA