Solidarietà
3:35 pm, 2 Novembre 14 calendario

Con la crisi aumentano le adozioni in vicinanza

Di: Redazione Metronews
condividi

SOCIETA’. La crisi economica sta cambiando anche la “geografia” delle adozioni a distanza. Se finora la generosità degli   italiani era rivolta ai bambini bisognosi nei paesi in via di  sviluppo, aumentano sempre di più le cosiddette “adozioni in  vicinanza”. Una forma di solidarietà grazie alla quale, con un  contributo mensile, si può “adottare” un bimbo nel nostro Paese,  pagandogli ad esempio la retta dell’asilo nido, acquistando pappe,  pannolini o provvedendo alle sue cure ed educazione. Spese alle quali  le famiglie troppo spesso non riescono più a fare fronte.
«Complice la crisi economica, aumenta la povertà in Italia e gli  stessi enti locali non riescono a coprire i bisogni territoriali di  welfare»,   commenta  Vincenzo Curatola, presidente del  ForumSad, che riunisce 121 associazioni di sostegno a distanza. Da qui la richiesta di aiuto, raccolta dalle associazioni che ampliano i loro progetti di adozione non più solo internazionale ma rivolta anche ai  bisogni territoriali. «Insomma – osserva – se da un lato si globalizza  la povertà, che non è più solo dei paesi in via di sviluppo ma anche  in quelli Occidentali, dall’altro cambia anche la solidarietà».
Tra le associazioni pioniere nei progetti di adozione in vicinanza la Fondazione “Aiutare i bambini”, che ha lanciato a giugno  dello scorso anno un progetto che, ad oggi, ha raggiunto 15 asili nido distribuiti in tutta Italia e raccolto già 500 donatori. Con 15 euro  al mese si permette a bambini, che altrimenti non avrebbero potuto  pagare la retta, di frequentare l’asilo nido e ricevere tutto il  necessario: pappe, pannolini, cure e educazione.
«In Italia per questione di privacy – spiegano i respsonsabili della Fondazione – non è possibile  adottare un singolo bambino ma si può contribuire al finanziamento di un progetto.
Save The Children
In Italia – per gli ultimi dati di Save the Children – cresce  drasticamente la povertà minorile, con quasi 1 milione  e mezzo di minori che vive in povertà assoluta e quasi 2.400.000 in povertà relativa. L’aumentosi registra soprattutto nel Sud  d’Italia. L’adozione in vicinanza riguarda non solo i bambini ma anche donne vittime di  violenza, madri single o famiglie in situazione di disagio  economico.
 
METRO

2 Novembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo