Con la crisi aumentano le adozioni in vicinanza
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SOCIETA’. La crisi economica sta cambiando anche la “geografia” delle adozioni a distanza. Se finora la generosità degli italiani era rivolta ai bambini bisognosi nei paesi in via di sviluppo, aumentano sempre di più le cosiddette “adozioni in vicinanza”. Una forma di solidarietà grazie alla quale, con un contributo mensile, si può “adottare” un bimbo nel nostro Paese, pagandogli ad esempio la retta dell’asilo nido, acquistando pappe, pannolini o provvedendo alle sue cure ed educazione. Spese alle quali le famiglie troppo spesso non riescono più a fare fronte.
«Complice la crisi economica, aumenta la povertà in Italia e gli stessi enti locali non riescono a coprire i bisogni territoriali di welfare», commenta Vincenzo Curatola, presidente del ForumSad, che riunisce 121 associazioni di sostegno a distanza. Da qui la richiesta di aiuto, raccolta dalle associazioni che ampliano i loro progetti di adozione non più solo internazionale ma rivolta anche ai bisogni territoriali. «Insomma – osserva – se da un lato si globalizza la povertà, che non è più solo dei paesi in via di sviluppo ma anche in quelli Occidentali, dall’altro cambia anche la solidarietà».
Tra le associazioni pioniere nei progetti di adozione in vicinanza la Fondazione “Aiutare i bambini”, che ha lanciato a giugno dello scorso anno un progetto che, ad oggi, ha raggiunto 15 asili nido distribuiti in tutta Italia e raccolto già 500 donatori. Con 15 euro al mese si permette a bambini, che altrimenti non avrebbero potuto pagare la retta, di frequentare l’asilo nido e ricevere tutto il necessario: pappe, pannolini, cure e educazione.
«In Italia per questione di privacy – spiegano i respsonsabili della Fondazione – non è possibile adottare un singolo bambino ma si può contribuire al finanziamento di un progetto.
Save The Children
In Italia – per gli ultimi dati di Save the Children – cresce drasticamente la povertà minorile, con quasi 1 milione e mezzo di minori che vive in povertà assoluta e quasi 2.400.000 in povertà relativa. L’aumentosi registra soprattutto nel Sud d’Italia. L’adozione in vicinanza riguarda non solo i bambini ma anche donne vittime di violenza, madri single o famiglie in situazione di disagio economico.
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