6:05 am, 22 Ottobre 14 calendario

Lavoratori 2 milioni a rischio digital stress

Di: Redazione Metronews
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Roma – Divisi tra computer, tablet, social network e telefonini, i lavoratori italiani ormai sempre più spesso rispondono a e-mail e chiamate professionali fuori orario. E persino i social network come Facebook e Twitter sono diventati strumenti di lavoro. Se la flessibilità potrebbe favorire il business, incombe però il rischio tecnostress. Uno stress legato alle tecnologie «che minaccia 1,8 milioni di italiani, con gli uomini più colpiti e meno consapevoli del pericolo rispetto alle donne».
È quanto emerge da un’indagine condotta da Netdipendenza onlus, in occasione del primo progetto italiano di prevenzione del rischio tecnostress, effettuato in una grande azienda italiana di information technology. Per prevenire il nuovo rischio professionale Netdipendenza Onlus, in collaborazione con Aifos (Associazione italiana formatori salute e sicurezza sul lavoro), ha organizzato oggi a Bologna, presso la fiera Ambiente Lavoro, un convegno dal titolo “Tecnostress correlato al lavoro: come tutelare la salute dei lavoratori?”. Al centro dell’incontro questa nuova insidia che mina la salute dei lavoratori moderni e aumenta i costi delle imprese: il tecnostress legato all’uso di nuove tecnologie digitali.
«Si tratta – spiega Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza Onlus, autore del libro Prevenzione tecnostress in azienda e sicurezza sul lavoro”, – di una malattia che può scaturire dall’uso continuo e contemporaneo degli apparecchi informatici e digitali come smartphone, computer, tablet e dalla gestione di un grande flusso di informazioni provenienti da internet, email, sms, social network». Informazioni che «sovraccaricano il cervello e possono favorire l’insorgere di ansia, insonnia, mal di testa, ipertensione, attacchi di panico, depressione e nei casi gravi anche disturbi della personalità». Quali le categorie a rischio? Networkers, lavoratori ict, operatori di call center, commercialisti, giornalisti, pubblicitari e analisti finanziari. (metro)

22 Ottobre 2014
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