7:28 am, 14 Ottobre 14 calendario

Alluvione un fiume di soldi spesso nemmeno spesi

Di: Redazione Metronews
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Roma. “Abbiamo esagerato”. Lo ha detto il capo della missione sul dissesto idrogeologico Erasmo D’Angelis la settimana scorsa, prima dell’alluvione genovese. E lo ha ribadito anche il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. «Abbiamo esagerato con le costruzioni, con lo scempio del territorio, con il mancato controllo». Un’esagerazione che ci costa caro. Dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. I comuni a rischio per il dissesto idrogeologico sono 6.633 in Italia e in totale sono oltre 6 milioni i cittadini potenzialmente coinvolti. Ben 13 Regioni superano il 90% di pericolosità nel proprio territorio. E 5 il 100%: Calabria, Molise, Basilicata, Umbria e Val D’Aosta. Il che significa che, in media, l’82% del nostro Paese vive su un suolo fragile. Solo negli ultimi 7 mesi i nubifragi e gli allagamenti hanno causato vittime e sfollati e prodotto 3,4 miliardi di danni e devastazioni. Per Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente «occorre invertire la tendenza degli ultimi anni in cui si sono spesi 800 mila euro al giorno per riparare i danni e meno di un terzo per prevenirli». Un fiume di soldi che prende numerosi rivoli: ci sono fondi regionali, fondi nello Sblocca Italia, fondi nel dl Cresci Italia. ci saranno – hanno già annunciato – nella legge di Stabilità, e nelle maglie delle normative europee. Anche se qui si annidano i problemi: abbiamo 2,3 miliardi fermi che non siamo riusciti a spendere e rischiamo di perdere.
Sono circa 2.900 i punti della rete ferroviaria nel tempo interessati da frane e alluvioni. Circa 6.400 chilometri di linee sono, invece, comprese nelle aree censite dalle Autorità di Bacino e dall’Ispra. Di questi 2.000 sono potenzialmente a rischio di frane e alluvioni. Nel 2014 è stato dato l’avvio al primo stralcio del Piano di prevenzione studiato da Rfi, che prevede tra l’altro numerosi interventi immediatamente cantierabili entro quest’anno per un importo complessivo di circa 130 milioni di euro e altri nel 2015 per un importo di circa 120 milioni. L’obiettivo sarà poi di avere una rete di monitoraggio che possa costantemente tenere sotto controllo la rete ferroviaria. Ed evitare svii e deragliamenti, proprio come accaduto al Frecciabianca in prossimità di Genova lo scorso fine settimana.
(s.d.)

14 Ottobre 2014
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