6:05 am, 9 Settembre 14 calendario

Compiti per le vacanze A 7 su 10 non servono

Di: Redazione Metronews
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famiglia- Fardello noioso e obbligo da sbrigare il prima possibile o all’ultimo minuto, oppure un modo per mantenere la mente? Non è semplice sciogliere il dilemma circa l’utilità dei compiti per le vacanze, a cui migliaia di studenti in queste ore si stanno probabilmente dedicando (insieme alle famiglie naturalmente) prima dell’apertura del nuovo anno scolastico. La ricercaConsultare il vocabolario, risolvere equazioni, studiare poesie: dopo la scuola ci sono i compiti da fare a casa. Ma servono? «Non molto per come sono concepiti, sostengono alcuni ricercatori e direttori d’istituto. Il loro giudizio è che rendono più deboli gli alunni in difficoltà e non è detto che migliorino i più bravi», avverte Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc. Gli esperti dell’Università Tecnica di Dresda (Germania) hanno interpellato 1.300 alunni e 500 insegnanti delle scuole a tempo pieno della Sassonia. Un terzo (33%) dei maestri riconosce di non saper valutare se i compiti abbiano qualche effetto. In generale, i maestri non hanno rilevato benefici particolari per i tre quarti (75%) dei loro alunni. Anche gli scolari hanno molti dubbi sui meriti dei compiti a casa; solo un terzo pensa d’aver migliorato i voti grazie a loro. I ricercatori vedrebbero di buon occhio quest’alternativa: lezioni di sostegno a scuola per alunni in difficoltà, anche perché sono proprio quelli che in famiglia non trovano l’aiuto necessario. «Ma questa soluzione comporterebbe ulteriori aggravi di spesa pubblica. Insomma il problema rimane tutto, anche in Italia», conclude l’Aduc.
In piazza
Iniziativa singolare in Liguria, a Prè, dove i compiti si fanno in piazza. L’iniziativa “Compiti in piazza” è l’iniziativa proposta dall’associazione Il pentolino. In piazza tre ore di compiti, dalle 10 alle 13, dove i bambini sono assistiti da giovani “maestre”.

9 Settembre 2014
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