6:05 am, 15 Luglio 14 calendario

Crisi ecco i Comuni che resistono meglio

Di: Redazione Metronews
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roma-Fatto 100  l’indice di “crisi più accentuata”, è  Viterbo (con 63,9) la provincia d’Italia che soffre di più, Vicenza (con 28,9) quella che resiste meglio.  Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica delle province italiane che più hanno subito il contraccolpo della crisi che ha attraversato (e ancora attraversa) l’Italia.  Dieci gli indicatori utilizzati,  tra i quali il reddito, la disoccupazione, i prestiti, il valore degli immobili, ma anche i rifiuti prodotti e il numero di laureati. I difficili anni presi in esame sono dal 2007 al 2013. Sette anni di spending review, che hanno visto modificare redditi, prezzi delle case, acquisti di auto e di beni durevoli.   
La classifica
Dopo Viterbo, le  province dove la crisi ha colpito di più sono Latina, Novara, Cosenza, Nuoro, Cagliari, Terni, Messina, Grosseto, Reggio Calabria. Le 10 che hanno resistito meglio, dopo Vicenza, sono Bolzano, Modena, Mantova, Pisa, Genova, Prato, Verona, Aosta, Milano. Sono i centri piccoli e medi ad avere sofferto di più, anche quelli da sempre considerati isole di benessere (in Emilia e Marche).
Redditi e risparmi  
In contrazione quasi ovunque il reddito (la peggiore performance a Rieti, con -16,8%), con eccezioni quali Milano (+12% dal 2007) o Livorno (+10%).  Saliti del 67% i risparmi in banca, Trieste in cima alla classifica e Crotone all’ultimo posto. La performance migliore a Isernia (+259%). Sceso invece l’importo medio dei prestiti (-7,4% in 7 anni): modena ha il valore più alto, La Spezia il più basso.
I laureati
In 7 anni è aumentato il numero dei giovani con in tasca un diploma di laureati (da 67 a 70 su mille). A Isernia e Trieste gli indici più alti, a Bolzano il più basso.  
La spesa delle famiglie
Liguria, Trento e Bolzano, uniche isole “felici” in cui  la spesa media delle famiglie è aumentata, nelle altre province  il segno è negativo. In Molise la situazione peggiore (-17,74%). Quasi dimezzati gli acquisti di auto nuove, al top c’è Roma, in coda Ogliastra. Si dedica un quinto di meno che nel 2007 a elettrodomestici e informatica, ma  Bolzano si spende quasi il doppio che a Ragusa. Meno consumi? Meno rifiuti (-9 per cento). A Catania nel cassonetto è finito il 41,2% in meno di scarti.
(metro)

15 Luglio 2014
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