9:06 pm, 24 Giugno 14 calendario

Ecco il dl Ambiente dato per disperso

Di: Redazione Metronews
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Roma. Troppo zeppo di norme e materie: i tecnici del Quirinale hanno rimandato al mittente il decretone sulla Pubblica amminsitrazione licenziato il 13 giugno dal Consiglio dei ministri. Spacchettamento in vista, dunque, e, secondo indiscrezioni, la nuova bozza dovrebbe contenere non più di 53 articoli (al posto di 120). Perse le tracce invece dell’altra bozza, il dl Ambiente che pure era uscito dal Consiglio dei ministri. Nelle stanze di Montecitorio, infatti, girano solo le bozze che hanno in calce l’ora di emissione: le 13. Ad annunciarlo era stato lo stesso ministro dell’Ambiente Galletti che gli aveva dato anche un nome “twitteriano”: #AmbienteProtetto.
Del decreto non c’è più traccia
«Con questo pacchetto di misure – aveva detto il ministro – vogliamo rendere più efficiente l’intero sistema ambientale, su cui è fondamentale investire per il rilancio del Paese. Lo facciamo con norme che servono a fermare gli scempi compiuti sul territorio nazionale alle spalle dei cittadini e con misure operative per risparmiare soldi e velocizzare le procedure senza recedere sulla tutela dell’ambiente». Del decreto non v’è traccia. La bozza ufficiale contiene norme sulle bonifiche e sulle competenze da assegnare ai presidenti di Regione, sulla green economy e sull’agricoltura. Ma non è dato sapere cosa rimarrà nella versione definitiva.
Le bonifiche
Procedura semplificata con silenzio assenso: l’Arpa ha 45 giorni di tempo per fare rilievi ai piani di bonifica presentati dalle aziende. In caso di silenzio si intendono approvati.
Idrogeologico
Più velocità: compiti alle Regioni Per combattere il dissesto idrogeologico si semplificano le procedure burocratiche e si assegnano nuovi poteri ai presidenti di Regione.
Scuole
Efficienza energetica. Fondi dirottatiI fondi di Kyoto saranno spesi per l’efficientamento energetico di scuole e ospedali ma anche per finanziare le società di Patrimonio immobiliare.
Terra dei Fuochi
Estensione delle indagini. Agricoltura: si vogliono estendere le indagini e i monitoraggi anche a quei terreni che non sono coinvolti in indagini giudiziarie.
Impianti biogas ecco la Via postuma
«In un articolo della bozza del dl ambiente si autorizza addirittura la Via postuma per gli impianti biogas». Dove Via sta per Valutazione d’impatto ambientale, che dovrebbe essere preventiva all’entrata in esercizio di qualunque impianto. La denuncia è della deputata M5S in Commissione Ambiente, Patrizia Terzoni, che con altri deputati ha scritto a Renzi per un ripensamento: «Solo nelle Marche sono una quarantina e per alcuni sono avviate le procedure di spegnimento, dopo i ricorsi dei cittadini. Questo è un condono di impianti illegittimi a discapito della salute».
 
(Sara Melis)

24 Giugno 2014
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