Stones concerto di polemiche

I Rolling Stones dal vivo nella Capitale, unica data italiana, dovevano essere l’emblema del rilancio culturale della città. Ma la musica è stata rovinata dai dubbi sulla gestione del concerto. A cominciare dai soli 8.000 mila euro che gli organizzatori hanno pagato al Comune per la concessione dell’area, come rivelato la scorsa settimana dal Corriere della sera.
Una cifra ridicola secondo molti, anche all’interno della stessa maggioranza capitolina a cui il primo cittadino Ignazio Marino ha risposto così: «Quando sono diventato sindaco ho trovato tariffe di concessione bassissime. La giunta che presiedo ha votato affinché venissero moltiplicate per 10, invito anche l’assemblea capitolina ad approvare questo aumento». Per il primo cittadino poi il concerto degli Stones ha consentito ai romani un guadagno di 25 milioni di euro, tra pasti al ristorante, consumazioni al bar, pernottamenti in hotel e richieste di taxi.
Ma a sollevare dubbi è Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi, che ha parlato di traffico in tilt e di 400 mila euro di spese straordinarie per l’evento a carico del Comune, in un’area delicatissima dal punto di vista archeologico.
Ambulanti e bagariniA fare affari d’oro ieri per il concerto degli Stones sono stati anche i venditori ambulanti, soprattutto abusivi, che hanno venduto migliaia di bottiglie d’acqua e parasole durante l’attesa per l’apertura dei cancelli.
Biglietti a 100 euroI bagarini sono riusciti a tirar su molti soldi, vendendo biglietti “last minute” a 100 euro l’uno.
(Metro)