Morti 100 filorussi negli scontri a Donetsk

Ucraina. Oltre cento persone, la metà miliziani e la metà civili, sono morte negli scontri di lunedì a Donetsk. Lo ha dichiarato ieri Alexander Borodai primo ministro dell’autoproclamata repubblica del Popolo di Donetsk. «Abbiamo perso 50 miliziani. Molte persone sono rimaste ferite quando l’esercito ucraino ha attaccato due camion che trasportavano i feriti dall’area degli scontri nell’aeroporto». A questi si aggiungono circa 50 civili che sarebbero rimasti uccisi quando le truppe ucraine hanno aperto il fuoco contro le milizie filorusse che si stavano ritirando nei distretti residenziali. Le forze speciali ucraine hanno ripreso il pieno controllo dell’aeroporto di Donetsk, che lunedì era stato assalito dai miliziani filo- russi, e hanno distrutto un accampamento delle milizie ribelli nella vicina Lugansk. E sempre ieri Kiev ha lanciato un ultimatum ai separatisti filo-russi a Donetsk. «Resa o morte», ha spiegato all’agenzia russa Ria Novosti Vladislav Seleznyov, un portavoce del comando che coordina l’operazione “antiterrorismo” lanciata lunedì dal governo ucraino. «Il comando garantisce la sicurezza a coloro che sono disposti a deporre le armi», ha spiegato il portavoce, aggiungendo che chi non si arrenderà sarà «colpito con armi ad alta precisione».
(Metro)
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