Pediatra e pedofilo recidivo L ordine La Procura non ce l ha detto

Questa è una storia  brutta. Perché riguarda un 12enne molestato sessualmente. Perché a molestarlo è stato, per i pm che l’hanno arrestato, il pediatra al quale era stato affidato (che si spacciava per psicologo pur senza esserlo). Perché, e qui sta l’incredibile, lo stesso medico nel 2006 era stato condannato in via definitiva a 8 mesi per detenzione di materiale pedopornografico.
Ma, nonostante la condanna infamante, non gli era stato vietato di avere alcun tipo di rapporto con i minori, né era stata decisa l’interdizione perpetua da qualunque incarico in scuole, uffici o  strutture pubbliche o private frequentate da minori. Il pediatra non aveva subito neanche alcun procedimento da parte dell’Ordine dei medici, all’oscuro della condanna. Il presidente Roberto Carlo Rossi spiega così  com’è possibile: «Non esiste l’obbligo per la magistratura di informarci sui procedimenti penali riguardanti i nostri membri».
Com’è possibile che non sapeste della condanna?
Bisogna vedere se siamo stati informati dalla Procura. Quando ne veniamo a conoscenza, si apre un procedimento alla Asl e all’Ordine. Certo dobbiamo sapere. Del pediatra, per esempio, abbiamo saputo oggi da internet!
Cioè, non esiste un automatismo per cui, se un pediatra viene arrestato, o  condannato per pedofilia, l’Ordine ne viene informato?
Esatto. O chiediamo gli atti (e a volte la procura non risponde), o non possiamo sapere nulla. Certamente il condannato non ce lo viene a dire!
Cosa manca, un accordo Ordine-Procura o una legge?
A Roma un protocollo in tal senso è stato fatto, ma ritengo che ci vorrebbe una legge.
Il pediatra sarà sospeso?
Se c’è un arresto, la sospensione è immediata e non potrà esercitare. Sarà quindi aperta una procedura disciplinare, così da bloccare la prescrizione deontologica che scatta dopo 5 anni, visto che l’Ordine può intervenire solo dopo una sentenza definitiva.
Andrea Sparaciari