Chiamparino stravince Festa a Palazzo Lascaris

Lo spoglio non era ancora a metà e il Piemonte aveva già eletto il suo nuovo presidente. Sergio Chiamparino ha letteralmente trionfato con il 47% dei voti, e questo gli consentirà di avere una maggioranza tale da governare la Regione senza l’aiutino di altri partiti. Archiviata la stagione di Rimborsopoli, delle mutande verdi di Cota, e dei ricorsi al Tar che hanno portato il Piemonte al voto anticipato, Palazzo Lascaris ha accolto il suo nuovo presidente poco prima delle 19 regalandogli il primo bagno di folla.
I dati dicono che la coalizione del Pd ha doppiato gli sfidanti. A cominciare dall’esponente del Movimento Cinque Stelle, Davide Bono, che si ferma intorno al 21%, ma anche dell’altro sfidante di Fi, Gilberto Pichetto che alla fine guadagna il 22,3% dei consensi  Tra i due c’è stato fino all’ultimo un testa a testa, ma a spuntare il secondo posto è stato il candidato di Forza Italia.  A ruota, distanziati di 15 punti percentuali tutti gli altri aspiranti: Guido Crosetto, dietro Enrico Costa per Ncd-Udc e Mauro Filingeri per L’Altro Piemonte a sinistra.
Tagli ai rimborsiChiamparino come primo atto ha confermato il taglio dei rimborsi regionali. «Il mio naso non mi ha tradito. Cercherò  di essere il sindaco del Piemonte quindi coinvolgimento, coinvolgimento, coinvolgimento con tutte le comunità del Piemonte» ha detto il neo presidente. Pacati i toni dello sconfitto Bono: «Conta avere 9 o 10 consiglieri per fare un’opposizione che controlli e sia propositiva per migliorare la situazione del Piemonte, che è molto sofferente».
(Rebecca Anversa)