8:37 pm, 11 Maggio 14 calendario

La quercia del Tasso carbonizzata da un rogo

Di: Redazione Metronews
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Roma. Un fragile tizzone annerito. È tutto quel che resta della maestosa quercia sul colle romano del Gianicolo all’ombra della quale sul finire del Cinquecento – nell’allora orto del Convento di Sant’Onofrio – il poeta Torquato Tasso amava recarsi a meditare nell’ultimo mesto periodo della sua vita, con una vista impareggiabile sulla città. Lo storico albero, centrato da un fulmine nel 1843, era ormai ridotto da decenni di ignavia e abbandono ad un tronco secco, con pochi rami avvizziti sostenuti da un muretto e un’intelaiatura in metallo.
Un incendio doloso
Ora il colpo di grazia è arrivato con un incendio avvenuto nelle scorse settimane e appiccato da una mano criminale (in terra c’è ancora un accendino). Tardivo e inutile – in quel sabato sera di aprile – l’intervento dei vigili del fuoco, chiamati dai passanti che avevano notato il fumo: quando sono arrivati, le fiamme si erano già affievolite non trovando altro da ardere in quel patriarca arboreo – caro anche a San Filippo Neri – umiliato a scheletrico simulacro.
 
Qui un video con i danni subiti dalla quercia.
 
 
(Lorenzo Grassi)

11 Maggio 2014
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