Formigoni addio ai conti
Milano. Sequestrati i conti bancari, la villa a Arzachena in Sardegna, alcuni immobili a Lecco e Sanremo e tre automobili. A dare il mandato alla Guardia di Finanza, la procura di Milano, dopo la firma del gip Paolo Guidi, nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Maugeri. Così Roberto Formigoni si è ritrovato con un solo conto in banca ancora attivo e un sequestro pari a 49 milioni di euro. Tutti trasferiti sul Fondo Unico di Giustizia.
Nell’ambito dell’indagine San Raffaele – Maugeri, Formigoni poco meno di un mese fa era stato rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e appropriazione indebita. L’ex presidente della Regione Lombardia sarà processato per corruzione e associazione per delinquere insieme a altri nove imputati nell’inchiesta sulle tangenti pagate dalla Fondazione Maugeri di Pavia per ottenere i rimborsi sanitari della Regione Lombardia.
I 49 milioni bloccati corrispondono alla cifra della presunta corruzione addebitata a Formigoni e all’amico Perego, che acquistò la villa in Sardegna a un prezzo di favore, ma anche agli “intermediari” Daccò, Simone e Passerino.
Formigoni replica: «“Tranquillizzo tutti, non ho mai posseduto nemmeno la centesima parte di 49 milioni. Su uno dei miei conti correnti c’è un attivo di 18 euro e 20 centesimi, sull’altro un passivo di 75 mila euro».
(Metro)
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