No Tav Cremaschi tra gli indagati
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Tagliò una recinzione del cantiere No Tav di Chiomonte nel corso di una manifestazione il 23 ottobre del 2012 alla Maddalena. Per questo motivo Giorgio Cremaschi, storico leader della Fiom e oggi promotore di un nuovo soggetto politico di sinistra «Ross@», è indagato a Torino insieme con altri attivisti No Tav. È emerso ieri nel corso del processo contro i 53 No Tav protagonisti, secondo l’accusa, delle violenze avvenute a Chiomonte nell’estate del 2011. Ieri mattina Cremaschi si è presentato in aula per testimoniare a favore della difesa e non ha fatto mistero di essere un No Tav e di aver partecipato a numerose manifestazione di protesta.
Sono invece una decina i procedimenti giudiziari che hanno come protagonista il leader No Tav, Alberto Perino. E la deposizione di Perino ha scatenato una polemica tra i pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo e i difensori dei 53 No Tav a processo per gli scontri dell’estate 2011 in Valsusa. «Non ho domande per un teste che è indagato in altri procedimenti giudiziari connessi alle vicende Tav», ha detto Padalino spiegando che non avrebbero sottoposto a esame il leader Alberto Perino. Frase che ha sollevato le proteste dei difensori che già in avvio di udienza avevano chiesto un «maggiore rispetto» da parte della procura.
(Rebecca Anversa)
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