7:21 pm, 25 Marzo 14 calendario

MORETTI VUOLE TUTTO IL TPL

Di: Redazione Metronews
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Messo sotto controllo l’indebitamento, aumentati gli introiti, ora, per Ferrovie Italiane è il momento di passare all’attacco, aggredendo il mercato del Trasporto pubblico locale, del trasporto merci e delle lunghe tratte. La dichiarazione di guerra è contenuta nel piano industriale 2014-2017 presentato ieri dall’Ad Mauro Moretti a Milano. 
«Nel mercato del Tpl ci sono tanti nani e nessuna Biancaneve», ha esordito Moretti, lanciando la sfida che in prospettiva dovrà arrivare anche alla concorrenza alle municipalizzate. Una politica espansiva forte dei 3 miliardi stanziati per il prossimo triennio, che entro il 2015 si trasformeranno in 435 treni nuovi o rivampizzati, cui andranno ad aggiungersi 496 nuovi bus urbani ed extra urbani. 
Una flotta creata per andare a fare concorrenza anche a società come Atm ed Atac: «In prospettiva pensiamo anche a questo… Ma ci vorrà del tempo, almeno due o tre anni», spiega a Metro Vincenzo Soprano, Ceo di Trenitalia, «di sicuro noi vogliamo fare business ovunque si possa fare  business». Se così fosse, sarebbe una svolta in nome della concorrenza, visto che oggi le gare sono vinte dalle municipalizzate per mancanza di alternative  (anche perché di proprietà dei comuni che indicono le gare stesse).
Operatore intergrato
«Vogliamo essere nel Tpl un operatore integrato che gestisca il trasporto su ferro e su gomma. In prospettiva potremmo gestire anche le piste ciclabili», ha poi annunciato Moretti. In generale, il manager ha proposto una razionalizzazione dei servizi anche tra i vari operatori: «Oggi esistono sovrapposizioni che nelle ore di punta creano colli di bottiglia, causando disservizi. È assurdo che i bus corrano paralleli ai binari… Si deve pensare a un’integrazione tra tutti gli attori. Inoltre proponiamo di abbracciare una nuova logica differenziando la tipologia di servizi erogati: l’urbano, l’extraurbano e il regionale».
«Oggi si discute delle gare (regionali, ndr), ma ora siamo noi che non vogliamo più fare le gare alle condizioni attuali», ha aggiunto «prima si deve immaginare il servizio, poi si trovano le soluzioni per farlo».
E sui prezzi dei biglietti, è categorico: «Non è Trenitalia che decide prezzo e quantità del Tpl, lo decide lo Stato. Oggi prendiamo 0,13 euro a passeggero per treno-chilometro e con questi soldi dobbiamo pagare tutto, compresi i convogli. In Francia e Germania non è così, perché i treni li pagano le istituzioni. Noi ce li siamo autofinanziati È incredibile che in Italia si abbiano le tariffe pubbliche più basse e i contributi più bassi dell’Ue».
Andrea Sparaciari

25 Marzo 2014
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