2:39 pm, 10 Marzo 14 calendario

Dagli impianti geotermici troppe emissioni pericolose

Di: Redazione Metronews
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Alla terza interrogazione parlamentare in  due mesi, qualcosa è cambiato. La Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno in cui si chiede al Governo di tenere in conto, in sede di valutazione dell’impatto ambientale degli impianti geotermici, le osservazioni degli enti locali.Già perchè loro, gli enti locali, sono sul piede di guerra, insieme ai comitati territoriali, ma ora hanno trovato una sponda parlamentare per far arrivare nelle sedi istituzionali la loro voce, fino a oggi sovrastata dalle lobbies. Che hanno ottenuto, ad esempio, nel luglio 2012 incentivi che variano da 85 a 135 euro a MWh (megawattora) prodotto. Ma per alcuni impianti geotermici pilota le tariffe sono incrementate fino a 200 euro/MWh prodotto. Per 25 anni e il tutto mentre gli incentivi per gli altri impianti domestici sono in caduta libera. Alla Camera, qualche giorno fa, si è tenuto un convegno organizzato da esperti, enti locali, parlamentari (tra i quali Zaccagnini, Gapp e Zolezzi, M5S). I dubbi non sono soltanto economici, per una tecnologia a basso rendimento elettrico, ma bio-ambientali. L’impianto del monte Amiata emette tonnellate di inquinanti tossici, come ha rilevato l’Arpat: quasi 300 mila tonnellate di anidride carbonica emesse, 21 di arsenico, 162 di mercurio all’anno. Un recente studio epidemiologico dell’Ars ha evidenziato negli uomini un eccesso di mortalità del 13%. Le morti per tumori raggiungono il +30% in tre comuni. Sull’Amiata il danno ha riguardato anche il bacino acquifero. Altro allarme: gli impianti pilota (10 in Italia) possono escludere l’applicazione della Direttiva Seveso, concernente il controllo dei rischi da incidente rilevante con sostanze pericolose. Umbria, Lazio, Sardegna, Sicilia, Toscana e Campania, dove sono stati avviati i progetti, sono avvisate. Stefania Divertito

10 Marzo 2014
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