BIDELLI PRONTA LA RIVOLUZIONE

Roma. Il ministro parla di rivoluzione, di policy per uscire dalle logiche emergenziali, ma i sindacati hanno già il freno a mano tirato. Subito dopo aver trovato 20 milioni per tamponare il personale che si occupa delle pulizie (prolungati fino al 31 marzo i contratti scaduti) il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha ideato una rivoluzione per i bidelli. E ne ha parlato ieri con il titolare del Lavoro, Giuliano Poletti scrivendo un disegno di legge «dai tempi brevissimi», ha detto. Con ogni evenienza se ne parlerà in Cdm tra una settimana. Nella bozza è previsto un piano biennale per il personale Ata, per assorbire internamente alla scuola quelle funzioni attualmente esternalizzate con grande dispendio di risorse pubbliche, e per riqualificare i bidelli. Che dovranno poter occuparsi anche di piccola manitenzione.
Cosa significa ce lo spiega una fonte del Miur che sta partecipando alla stesura del testo: «Piccoli lavori pratici che spesso paralizzano il regolare funzionamento delle scuole, corsi di formazione per il personale, utilizzo anche di strumenti infromatici».
Ma Mimmo Pantaleo, segretario Cgil scuola, ci risponde: «Le mansioni del personale sono definite per contratto, non può deciderlo un decreto. Se si vuole intervenire su questo bisognerà mettere mano ai contratti. Suggerisco al ministro di risolvere prima i tanti problemi della scuola invece di aprire nuovi tavoli così complessi. Ci aspettiamo di essere convocati per un confronto».
(Stefania Divertito)