8:02 pm, 2 Marzo 14 calendario

LA CRIMEA SULL ORLO DELLA GUERRA TOTALE

Di: Redazione Metronews
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Ucraina. Si avvicina a grandi passi lo scontro militare aperto tra Mosca e Kiev. Sono già 15 mila i militari russi che hanno avviato l’occupazione della Crimea senza incontrare alcuna resistenza: hanno il pieno controllo dei luoghi strategici e stanno disarmando le basi e i quartier generali delle forze ucraine. Ieri è arrivata anche la clamorosa defezione del neo comandante in capo della Marina ucraina, che ha giurato fedeltà alle autorità filo-russe di Crimea ed è stato subito rimosso dai vertici di Kiev. «Siamo sull’orlo della catastrofe», ha affermato il premier del governo di transizione ucraino Arseniy Yatsenyuk, denunciando che «manca un niente a che Putin raggiunga l’obbietivo di essere il presidente che ha avviato una guerra fra due Paesi vicini e amici».
Un milione di riservisti
Intanto il governo di Kiev ha annunciato che richiamerà un milione di riservisti, che andranno ad aggiungersi ad una forza militare attiva che conta 160 mila soldati. E mentre il segretario di Stato americano, John Kerry, mette a rischio il posto di Mosca all’interno del G8; il presidente Putin – sordo ai richiami di Obama – replica che «la Russia si riserva il diritto di proteggere i suoi interessi e quelli della popolazione russofona che vive in quelle regioni». «Quello che sta facendo la Russia viola i principi della Carta delle Nazioni Unite e minaccia la pace e la sicurezza in Europa», ha detto il segretario generale Nato, Rasmussen, in vista della riunione d’emergenza convocata oggi a Bruxelles con gli ambasciatori dei Paesi membri dell’Alleanza.
“Garantire integrità”
«Il Governo italiano si associa alle pressanti richieste della comunità internazionale affinché sia rispettata la sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina. Violazioni di tali principi sarebbero per l’Italia del tutto inaccettabili». È la nota diffusa dopo il vertice tenuto da Renzi a Palazzo Chigi. Il premier si è sentito telefonicamente con la cancelliera tedesca Merkel e il presidente francese Hollande per seguire gli sviluppi della situazione.
Papa Francesco: “Dialogare”
Anche Papa Francesco, al termine dell’Angelus in piazza San Pietro, ha lanciato un preoccupato Sos per la situazione in Ucraina, auspicando che «tutte le componenti del Paese si adoperino per superare le incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione». Papa Bergoglio ha rivolto infine «un accorato appello alla comunità internazionale affinché sostenga ogni iniziativa in favore del dialogo e della concordia».
 
(Metro)

2 Marzo 2014
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