Vie d Acqua si cambia Niente cantieri nei parchi

Da Via d’acqua a: «Pura opera idraulica che non interessa i parchi della corona urbana Ovest di Milano», per dirla con le parole Sala. Il contestato progetto del canale per portare l’acqua al sito Expo e, da lì, alla Darsena fino al Parco Sud, cambia. Non passerà più per i parchi. Ad annunciare il “Piano B” (pronto tra 20 giorni), una nota dello stesso presidente di Expo spa dopo un incontro con Comune e Regione: “Stiamo valutando la revisione di una parte del progetto, in particolare con riferimento al tratto Sud”. Per Sala “nonostante l’apertura mostrata su varie tematiche e in particolare sull’interramento del canale in alcuni tratti, bonifiche, opere di mitigazione e riqualificazione, parte dei comitati cittadini ha rifiutato l’accordo”. Da qui la capitolazione, anche perché la giunta  Pisapia si è sempre detta contraria ad arrivare allo scontro con la cittadinanza, pur denunciando le pressioni di gruppi politici che intendevano cavalcare il malcontento.
Niente canali nei parchi Pertini, Cave e Trenno come volevano i comitati NoCanal. Salve le piante. Ma, di converso, salteranno anche le migliorie previste nelle zone verdi (piste ciclabili, piazzole di sosta e illuminazione) e, soprattutto, le bonifiche delle aree inquinate del Parco delle Cave e di via Quarenghi, che si sarebbero realizzate con i ribassi d’asta e pagate da Expo (ora il Comune non ha fondi).
Esulta  il verde Fedreghini: «Era un’opera già svuotata di ogni valore paesaggistico», dice, «e costosa». E, circa le bonifiche aggiunge: «Era sbagliato legarle all’opera. Anche perché da parte di Expo c’era solo un impegno formale a farle, ma non si era stanziato un euro e nessuno ne aveva quantificato il costo. Quelle si faranno, il Comune ha aperto un contenzioso con i vecchi proprietari dei terreni». 
andrea sparaciari