Renzi al Parlamento l ultima occasione

Roma. È il momento di avere il «coraggio delle scelte», di «ritrovare il gusto e il piacere di provare a fare dei sogni più grandi e contemporaneamente accompagnarli da una concretezza puntuale». Per dare all’Italia quelle riforme costituzionali ed economiche, senza le quali «perdiamo la possibilità di essere considerati credibili non tanto dai partner europei, ma soprattutto dai nostri concittadini». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è presentato al Senato per la fiducia.
“Non abbiamo paura delle elezioni”
«C’è una sola occasione – ha messo in chiaro – se dovessimo perdere questa sfida non cercheremo alibi, la colpa sarebbe solo mia». Ma sottolinea: «Noi non abbiamo paura di andare alle elezioni». «Io non ho l’età per sedere in Senato», nota il premier citando Gigliola Cinquetti, e prosegue: «Vorrei essere l’ultimo presidente del Consiglio a chiedere a questa Aula la fiducia».
Riforme, scuola e lavoro
Poi presenta il programma, a partire dalle riforme costituzionali, istituzionali e elettorale «sulle quali si è registrato un accordo che va oltre la maggioranza di questo governo, un accordo che rispetteremo». Seguono la priorità dell’edilizia scolastica e della Pubblica amministrazione (tempi certi per il ruolo dei dirigenti pubblici). Poi l’economia: sblocco totale dei debiti della Pa, costituzione e sostegno dei fondi di garanzia per le pmi, dichiarazione dei redditi precompilata inviata a casa a tutti i dipendenti pubblici e i pensionati. A giugno un “pacchetto organico” di riforma della giustizia. Riguardo al lavoro, un piano entro marzo e la riduzione «a doppia cifra del cuneo fiscale». Sui diritti «permettere alla bimba nata dove è nata la sua compagna di banco, dopo un ciclo scolastico, di diventare italiana».
 
(Metro)