SETTE RAGAZZI SU DIECI TEMONO IL CYBER BULLO

Roma Per il 69% dei ragazzi il cyberbullismo “è la principale minaccia alla loro vita”. Chiamati a indicare le principali conseguenze di atti di cyberbullismo, il 69% dei ragazzi indica l’isolamento e la perdita della voglia di uscire, il 62% il rifiuto ad andare a scuola, a fare sport o altro, il 53% l’insorgere della depressione, il 45% il chiudersi nel silenzio. I dati provengono da una ricerca dell’Ipsos sul cyberbullismo per Save the Children presentata in occasione del Safer Internet Day, la giornata indetta dalla Commissione europea per un web sicuro che si è celebrata ieri. Alla domanda “i tuoi coetanei come si comportano se qualcuno li prende di mira?”, il 15% dei ragazzi risponde “non si confida con nessuno”, solo il 28% ne parla con i genitori, il 41% con gli amici.      In  occasione del Safer Internet Day, ieri è partitoa da Roma la campagna “Se mi  posti ti cancello” per non sentirsi soli in rete. Non solo, ieri si sono anche svolti seminari e incontri sul tema del  cyber bullismo  in tutte le scuole italiane.    «La rete è un amplificatore straordinario della realtà – ha spiegato Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’Infanzia e  l’Adolescenza  –  Occorre vigilare sugli  eccessi e sui pericoli, investire nella scuola e aiutare i genitori. Ma più di ogni altra cosa è  necessario accrescere la consapevolezza dei ragazzi, tra spirito  critico e condivisione di valori».
Il “sexting”Sei ragazzi su dieci ammettono di scambiare foto e video hot online, una pratica chiamata “sexting”. È quanto emerge dall’indagine promossa dal Moige, il Movimento italiano dei genitori, che ha condotto uno studio su un campione di mille studenti.Secondo  l’inchiesta del Moige però il sexting potrebbe facilitare il dilagare del cosiddetto cyberbullismo perché lo scambio di immagini spesso avviene per prendere in giro qualche compagno.
 
(Metro)