6:03 am, 10 Febbraio 14 calendario

In arrivo 70 milioni per la Teem Legambeinte Un fallimento

Di: Redazione Metronews
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Alla fine l’appello del Governatore Maroni per sbloccare i finanziamenti pubblici per i cantieri della Teem è andato a buon fine. Ieri, infatti, il  consigliere di Tangenziale Esterna Spa Stefano Maullu ha confermato che la prima tranche da 70 milioni (dei  330 preventivati) è stata sbloccata dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni.  «Le rassicurazioni ribadite anche oggi (ieri, ndr) da  Saccomanni allontanano definitivamente il rischio di un fermo temporaneo dei cantieri evocato nei giorni scorsi dal “governatore” Roberto Maroni», ha detto Maullo.
«Va sottolineato che l’ormai imminente erogazione dei fondi consentirà alla Concessionaria  di continuare secondo cronoprogramma la realizzazione dell’opera con l’obiettivo di integrare, al più presto, tracciato autostradale e interventi viari connessi con aeroporti, ferrovie e metropolitane. Rimane confermato, quindi, che Teem, nei cui cantieri lavorano quotidianamente 1.600 persone, si innesterà nel giugno 2014 con BreBeMi e nella primavera 2015 con A4, A1, Linate e nuove linee su ferro».
Autostrade inutili
Un trionfalismo del quale non si trova traccia nel fronte ambientalista. Secondo Dario Balotta di Legambiente, da sempre contraria sia a Teem che a BrebeMi: «È la dimostrazione di un fallimento. La Teem doveva essere creata dai privati in project financing, invece senza i fondi pubblici non può andare avanti. È l’ennesima dimostrazione che nemmeno i privati credono in quest’opera inutile, come lo è la BreBeMi».
Altrettanto pesante, il presidente di Legambiente, Di Simine, per il quale: «Non sappiamo cosa farcene delle tre corsie autostradali di Teem in pieno Parco Sud, né di una BreBeMi inutile doppione della Milano Venezia: due opere che insieme costano cinque miliardi e che non risolvono nessun vero problema di mobilità. I nuovi amministratori sotterrano ogni orgoglio per pietire soldi pubblici per coprire opere sbagliate, quando i lombardi e le loro imprese hanno tutt’altre priorità che vedere migliaia di ettari di inutile asfalto coprire fertili campagne».
andrea sparaciari

10 Febbraio 2014
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