Boon Sono ipocondriaco

Chi è che a Capodanno va alle feste, ma fugge sempre qualche minuto prima della mezzanotte perchè a nessun costo vuole essere baciato o toccato da qualcuno?  Ovviamente l’ipocondriaco. Anzi, il “Supercondriaco” come recita il titolo dell’ultimo film diretto e interpretato dal Dany Boon di “Giù al Nord” (da cui il nostrano remake “Benvenuti  al Sud”), che dal 13 marzo sarà al cinema a raccontarci  cosa significa vivere terrorizzato da tutto ciò “che sporca”. La storia è quella del malato immaginario e Boon non l’ha scelta a caso…
Quanto  le appartiene questa storia, Monsieur Boon?
Moltissimo. Sono ipocondriaco da sempre, vino nel terrore  dalle malattie. Come nel film, anche io apro le porte con i gomiti, mi lavo le mani se per caso ho digitato un codice su un apparecchio, ho un medico che perseguito da 20 anni e preferisco cadere dalle scale piuttosto che tenermi al corrimano.
Il film è un modo di esorcizzare le sue paure?
Spero, riuscendo a far ridere gli altri attraverso me stesso… Ma sto sempre attento a non ammalarmi.
Ultimamente si è dedicato al cinema, però c’è molto del suo teatro in questo film…
Si questo film è il più vicino di tutti gli altri  al mio universo fantastico. Il teatro mi manca un po’, cosi ho concentrato nel film tutto il mio teatrale desiderio di fa ridere.
Dopo i successi dei suoi film precedenti, quanta pressione sente su di sé?
Non penso mai alla critica, penso solo al pubblico e alla passione che metto ogni volta sul set. Non mi preoccupano le aspettative
Silvia di Paola