6:00 am, 4 Febbraio 14 calendario

TARANTO IL CIBO CONTAMINATO

Di: Redazione Metronews
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Roma. Il gip di Taranto Patrizia Todisco è stata eletta personaggio Ambiente del 2013. Quasi un’acclamazione, per il giudice che ha dichiarato guerra all’Ilva. E la notizia ha sciolto un po’ la tensione in città per questa settimana cruciale. Oggi infatti in Commissione ambiente al Senato si discute del decreto Ilva e Terra dei fuochi già approvato alla Camera e che deve diventare legge entro sabato. Secondo fonti parlamentari sono due i temi cardine: bonifiche e Aia.  Duro Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi e consigliere a Taranto: «Sono previsti 66 milioni per le bonifiche. Insufficienti». Particolarmente a cuore all’Ilva è la norma che sospenderebbe l’assunzione di responsabilità. Ma su questo è pronta a intervenire l’Europa che ha già aperto una procedura di infrazione. Ed è l’azienda a spingere per l’accelerazione dei tempi e delle procedure per il rilascio della Valutazione di impatto ambientale e delle autorizzazioni legate alla bonifica. Il progetto tra l’altro non parla solo di bonifica ma anche di innovazione tecnologica e rilancio competitivo del siderurgico.
UOVAValori di pcb e diossine superiori ai limiti di legge: 11 picogrammi riuspetto ai 5. Sono i risultati delle analisi effettuate dal Fondo Antifdiossina di Fabio Matacchiera sulle uova prelevate dalle masserie di Crispiano e Martina, oltre 20 km dall’Ilva. Inoltre in una conferenza stampa sabato sono stati diffusi anche i dati di un’indagine dell’Asl dell’anno scorso su queste stesse masserie. A seguito dei risultati l’Asl chiese al sindaco di intervenire.
LATTE E DERIVATIAnche nel latte bovino di Massafra (a 20 chilometri da Taranto) è stata trovata la diossina: oltre i limiti di legge. Viaggiando tra Massafra e Taranto ci sono: un inceneritore, una discarica, e l’Ilva. L’Asl ha rivelato la presenza di inquinanti in quantità doppia rispetto al limite consentito. Nel 2008 la diossina fu riscontrata anche nei formaggi (3 volte il limite) e nel latte materno: in tre donne la dose superava di 25 volte quella tollerabile.
VERDURA E CARNEPiù di mille capi di bestiame furono abbattuti negli anni passati perchè contaminati dalla diossina e da altri inquinanti. Interi allevamenti furono costretti a chiudere, percependo dei risarcimenti poco più che simbolici. Basta lavare bene la verdura e la frutta per essere al riparo, e infatti non ci sono divieti sulle verdure a Taranto. Le indagini hanno dimostrato che l’abbattimento del bestiame era correlato ai loro mangimi e al loro cibo avvelenato.
COZZEEra il gennaio 2011 quando Peacelink e il Fondo Antidiossina fecero analizzare le cozze di Taranto: scoprirono che il campione conteneva diossine e Pcb per 657 picogrammi per grammo di grasso. Su 100 grammi si raggiungevano 1314 picogrammi, «quindi – ci dice Alessandro Marescotti di Peacelink – mangiando 100 grammi di quei molluschi si superava di 9 volte la dose tollerabile giornaliera considerando un uomo del peso di 70 chili».
(Stefania Divertito)

4 Febbraio 2014
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