6:05 am, 30 Gennaio 14 calendario

Fiab avverte Pisapia Basta ritardi per le bici

Di: Redazione Metronews
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Due incidenti gravi in meno di 48 ore hanno colpito il popolo della bici. Prima la signora di 79 anni travolta e uccisa da un camion lunedì in via Pola. Martedì sera è stato il turno di una 15enne, travolta da un’auto mentre attraversava sulle strisce a Bonola, tra via Betti e Ojetti. La giovane è stata operata la notte scorsa e versa in gravi condizioni. Metro ha chiesto a Eugenio Galli, presidente di Fiab-Ciclobby di Milano, di fare un punto della situazione in città.
Come spiega questi incidenti: Milano è ancora una città nemica delle due ruote?
Ogni caso è a sé e si dovranno capire le singole dinamiche. Tuttavia è innegabile che ci siano dei problemi: dalle norme del codice stradale che vanno cambiate, alle interpretazioni di quelle esistenti, al fatto che questa Giunta, che abbiamo voluto e sostenuto, sta perdendo tempo.
Iniziamo dalle norme…
Come associazione stiamo partecipando alla stesura del nuovo codice della strada, ma ci vorrà tempo. Intanto partiamo dall’esistente. Spesso ci dicono che le normative sono inadeguate. In parte è vero, ma è altrettanto  vero che  se costruisci la pista ciclabile sui Navigli, la Sforza-Carducci, devi farla arrivare fino all’incrocio. È lì che è più utile. Invece l’assessore Maran ci risponde che per i tecnici la ciclabile deve fermarsi 20 metri prima, secondo l’interpretazione del decreto che arriva da Roma… Scontiamo un problema di mentalità e siamo soffocati da interpretazioni burocratiche.
Quindi non c’è dialogo con l’Amministrazione?
È faticoso. La mobilità dolce non è solo fare le piste ciclabili. È un modo di concepire la vita che riguarda la sicurezza, la concezione della città, dei tempi. Non puoi dire: “Stiamo per aprire le ciclabili”, perché non basta. Devi sistemare il pavè, togliere i binari inutili, pensare agli scivoli. La nostra domanda è: “Come state intervenendo?”. L’assessore alla Sicurezza Granelli deve dimostrare che combatte la sosta selvaggia, ogni giorno, e non affermare: “Con la Moratti non si facevano i verbali”. Pisapia deve avere il coraggio di agire. Se la casa brucia – e per i ciclisti sta bruciando –  non puoi rispondere: “Abbiamo pianificato che tra due anni…”!
Quindi accusate la giunta di inerzia?
C’è malumore, il cambiamento si fa con i fatti, non con le parole!
 andrea sparaciari

30 Gennaio 2014
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